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Assemblea dell’Unione Regionale del Lazio: 14 Novembre ore 9 Via dei Frentani,4 – Roma

Si svolgerà sabato 14 novembre l’assemblea regionale del Pd Lazio chiamata ad eleggere il nuovo segretario regionale del partito. Il ricorso all’assemblea, come previsto dallo statuto del partito, si è reso necessario poiché nessuno dei tre candidati in lizza per la segreteria regionale, Alessandro Mazzoli (mozione Bersani), Roberto Morassut (mozione Franceschini), ed Ileana Argentin (mozione Marino), ha ottenuto il 50,1% dei voti alle primarie del 25 ottobre scorso.

Dalle urne delle primarie era uscito in testa Mazzoli con oltre il 44,4% dei consensi, seguito da Morassut con il 36,7% dei voti e dalla Argentin al 18,9%. Il voto espresso in quella sede ha determinato anche il numero dei delegati che ciascuna mozione avrà nella nuova assemblea regionale.

21 Commenti

  • annadetotis ha detto:

    fate presto.le regionali sono vicino ed in questo momento e’ difficile vincere.

  • paolo ruggeri ha detto:

    ritengo che mazzoli sia il legittimo segretario regionali, anche se non ha ottenuto il 50% più 1 dei voti, ciò premesso e per il bene del partito credo anche che morassut debba ritirarsi, tenuto conto che nella competizione si è “speso” in prima persona e, non scordiamoci per favore,che nel lazio era il super favorito; pertanto se ha un minimo di dignità politica cede la mano e visto che è stato nominato deputato il suo luogo naturale è montecitorio. Purtroppo questa virtù sono pochi ad averla non certo le seconde, terze o quarte file.

  • Venanzo ha detto:

    Riteniamo Mazzoli il canditato ideale alla segreteria PD della regione Lazio.
    Rappresenta due grandi culture regionali come Frosinone e Viterbo, conoscendo il territorio laziale in modo sicuramente profondo, ha sempre dimostrato una sensibilità particolare nei confronti delle tematiche culturali e sociali della provincia di Viterbo e non ha avuto mai problemi a schierarsi, come dimostra la sua ultima partecipazione alla manifestazione contro il nucleare di Montalto di Castro. Crediamo che sia il segretario giusto per dare continuità al percorso politico che storicamente ha tenuto in piedi la democrazia in Italia.

  • Daniele ha detto:

    L’atteggiamento di Morassaut è in controtendenza rispetto allo spirito del PD. E’ evidente che vuole quella poltrona nonostante l’esito del voto del popolo delle primarie. Così non si va da nessuna parte. Mi appello al senso di responsabilità politica di Morassaut che in questpo momento non dimostra. Ci stiamo suicidando per le prossime regionali.

  • tonino proietto ha detto:

    Forse si rischia di essere noiosi ma la coerenza,il rispetto delle regole,la non candidabilità di persone ricattabili,candidature forti e spendibili,un programma di cose da fare in linea col sentire della gente,pubblicizzazione e integrazione nel programma delle osservazioni che intervengono nel corso del dibattito sui territori,niente dirigenti con la puzza sotto il naso,tanto sudore nel contatto con la gente,forse sono l’inizio per non perdere anche questa occasione delle regionali.la destra è partita e noi stiamo ancora discutendo su che deve fare pinco o pallino,SVEGLIAMOCI

  • Antonio Iadicicco ha detto:

    Roberto Morassut sta rispettando le regole previste nello Statuto. Mi chiedo e vi chiedo : se Nicola Zingaretti era stato eletto nelle Primarie del 2007 con oltre il 75% dei voti, mi è difficile capire come possa autonominarsi Segretario chi ha avuto meno del 50% dei voti nellle Primarie del 2009.I tempi stringono ed è urgente decidere , con l’azione della democrazia partecipata e attiva.

  • raffaella ha detto:

    Nella informazione che ha dato luogo ai commenti qui sopra leggo: “oltre 44,4%”. Che cosa significa? se c’è un numero, con tanto di virgola, non può esserci anche un “oltre”.
    E’un errore dovuto al desiderio di chi ha scritto che il candidato che ha ottenuto quella percentuale andasse “oltre” il 44,4%?

  • Lorenzo ha detto:

    Spero che le due mozioni che si sono espresse per il rinnovamento si coalizzino in fase di assemblea e portino all’elezione di Roberto Morassut. Ha fatto bene fino ad ora ed è stato il punto di riferimento del partito per il Lazio e per Roma, per quale motivo si dovrebbe cambiare?

  • enrico ha detto:

    Ritengo che in questo momento ci sia bisogno di tutto meno che del teatrino della politica; serve compattezza e spirito di squadra; Mazzoli presenti una piattaforma programmatica condivisibile dagli altri e su questa vada in Assemblea.Opportuno sarebbe far valere il Lodo Scalfari ed immediatemente tirare dritto verso la individuazione del Candidato alla Presidenza della Regione che sia gradito e possa dialogare seriamente con L’UDC (anzi sarebbe meglio fosse epressione o di area UDC) altrimenti le possibilità di vittoria non esistono;chi nel Partito invoca le Primarie in questo momento farebbe meglio a cambiare mestiere.

  • Antonio Iadicicco ha detto:

    Sono d’accordo con Lorenzo e vado anche oltre le due MOZIONI.Morassut dovrebbe essere il candidato IDEALE per una segreteria UNITARIA e FORTE di positive esperienze per tutta la REGIONE LAZIO. Il difficile periodo delle prossime elezioni REGIONALI dovrebbero convincere tutti i delegati ad una allargata elezione del Segretario in carica che nel breve periodo di Segreteria ha saputo rappresentare con successo tutte le Province del Lazio,
    proprio in forza della sua visione complessiva dei problemi e dei programmi
    Roberto Morassut ha presentato – per la sua candidatura alla Segretria Regionale- le linee GUIDA PER UN PROGRAMMA CHE UNISCE in oltre 60 pagine.Non tutti avranno avuto l’opportunità di leggerle e di approfondite.Meritano, per questo, una attenta analisi prima dell’Assemblea del 14 ottobre per discutere sui fatti e non sulle poltrone.Un Partito Democratico che guarda al futuro della Regione ne dovrebbe tener conto per essere concretamente pluralista e concreto.

  • Antonio Iadicicco ha detto:

    errata corrige : 14 novembre ( e non 14 ottobre)

  • Mirella ha detto:

    @Lorenzo
    Forse perché pur avendo il “vantaggio” del segretario in carica non lo ha voluto il 65% dell’elettorato del Pd? e forse magari per chi come me ha votato per la mozione marino lo ha fatto “per marino” pensando comunque a un segno di cambiamento e certo non per morassut? Forse perchè anche se mazzoli non ha superato il 50% è stata la proposta più votata alle primarie e magari queste primarie di cui tanto abbiamo parlato come grande valore da rispettare e mantenere hanno dato un segnale di cambiamento? O forse semplicemente perché dire che si è fatto bene fin’ora quando con chi parli parli se c’è una cosa che è mancato in questi due anni è proprio il partito e un punto di riferimento? orse perchè dalla politica del Pd i suoi elettori si aspettano qualcosa di diverso da un accordo trasversale ma il rispetto di una maggioranza seppur relativa?
    Penso che dentro questi interrogati puoi trovare almeno una risposta alla tua domanda.

  • Andrea ha detto:

    Perchè gli elettori del 25 ottobre hanno di gran lunga preferito Alessandro Mazzoli!!! Una domanda: ma se Morassut ha fatto bene ed è stato il punto di riferimento del partito perchè le persone non l’hanno votato??? Meditate…

  • Giovanni Festante ha detto:

    Posso capire Morassut ed è legittimo che le regole statutarie lo diano ancora in corsa all’assemblea. Però è un grave errore politico se l’assemblea conferma Morassut stravolgendo quando indicato dal popolo delle primarie. Stiamo cercando consensi tra la gente, non tra il popolo degli iscritti dai signori delle tessere.
    Le primarie hanno confermato che i cittadini votano con la propria testa e non secondo le promesse fatte dai signori dei circoli, i quali hanno offerto pure tessere gratuitamente.
    Personalmente ho criticato il regolamento che ha imposto il voto nei circoli e poi quello delle primarie e come se non bastasse alla fine decide l’assemblea. E’ una vera presa per i fondelli.
    Da questo Blog, mi rivolgo a Bersani : Caro Segretario, queste regole vanno cambiate subito! Sembrano uscite dalla testa di un qualchge deputato fumatore di oppio.
    Viva l’unità del PD.

  • Giovanni Festante ha detto:

    10 Novembre 2009 alle 06:46 da Giovanni Festante: Il tuo commento è in attesa di moderazione Posso capire Morassut ed è legittimo che le regole statutarie lo diano ancora in corsa all’assemblea. Però è un grave errore politico se l’assemblea conferma Morassut stravolgendo quanto indicato dal popolo delle primarie. Stiamo cercando consensi tra la gente, non tra il popolo degli iscritti dai signori delle tessere.
    Le primarie hanno confermato che i cittadini votano con la propria testa e non secondo le promesse fatte dai signori dei circoli, i quali hanno offerto pure tessere gratuitamente.
    Personalmente ho criticato il regolamento che ha imposto il voto nei circoli e poi quello delle primarie e come se non bastasse alla fine decide l’assemblea. E’ una vera presa per i fondelli.
    Da questo Blog, mi rivolgo a Bersani : Caro Segretario, queste regole vanno cambiate subito! Sembrano uscite dalla testa di un qualchge deputato fumatore di oppio.
    Viva l’unità del PD.

  • angiola ha detto:

    Nessuno ha vinto nel confronto e lo statuto prevede che siano gli eletti nell’assemblea regionale a scegliere. Con quali criteri? Certamente tenendo conto della maggioranza relativa, che tuttavia non è sufficiente, visto che la maggioranza dei votanti si è espressa per mozioni differenti. Per questo nell’assemblea regionale del 14 Novembre dovrà esserci un confronto aperto tra le diverse opzioni dal quale potrà scaturire, attraverso il voto, una scelta trasparente garante della pluralità del partito a livello regionale.
    Per quanto riguarda gli incarichi va ricordato che Mazzoli, come Presidente della Provincia di Viterbo, ha un incarico incompatibile con quello di Segretario Regionale. Il mandato è in scadenza, ma Mazzoli ha intenzione di ricandidarsi?

  • Mariano pensionato45 ha detto:

    Vorrei ricordare a chi critica il regolamento delle Primarie che “impone” prima il voto dei Circoli e poi quello degli elettori; per questa tornata il voto degli iscritti era una pura formalità poichè i tre candidati da proporre alle Primarie erano già individuabili nella rosa che si proponeva, erano gia tre e non di più.Per l’elezione del Segretario Regionale, a parer mio, chi dei tre candidati ha ottenuto più voti alle Primarie, al di là del superamento del 50,1%,deve essere eletto Segretario. Vorrei sottolineare che non ho votato Mazzoli, ho scelto Morassut, ma democraticamente, per me il mio Segretario regionale è Mazzoli.

  • Pasquale Valente ha detto:

    La cosa più normale sarebbe che i candidati sottoponessero il loro programma al voto dei delegati.
    Segretario sarà colui che otterrà un voto più dell’altro (o degli altri).
    E poi di nuovo tutti insieme per il PD.
    P.

    Al fine di avere un segretario eletto con più del 50% dei voti auspicherei il ritiro del 3° candidato (Argentin)

  • Antonio Iadicicco ha detto:

    Il voto delle Primarie è stato molto indicativo. Rispetto tutte le posizioni espresse sull’argomento.A Pier Luigi Bersani, cui va il sostegno di un partito FORTE,INNOVATIVO ,PLURALE e CONCRETO , ci ha sempre indicato di puntare su un partito plurale , con tutte le diversità e le differenze di un GRANDE PARTITO DEMOCRATICO. Sono preoccupato per le nuove frammentazioni politiche che stando nascendoo a sinistra, al centro e a destra.Non credo che il sogno sia quello di tornare alla Prima Repubblica, almeno per me, che non sono più giovane.Spero ancora di vedere un’Italia più
    democratica, moderna e concretamente cambiata.Diamo un “senso” coeso nella pluralità alla nostra passione e ai nostri valori.

  • leonardo dini ha detto:

    partito unito,segretario del LAZIO condiviso,e discutiamo piuttosto sul candidatovincente:ZINGARETTI,BONINO o l’asso nella manica L.Gruber o Morassut se vuole.e auguri a MAZZOLI di ottimo lavoro da oggi

  • rossana ha detto:

    non ho votato mazzoli alle primarie, non lo voteri tutt’oggi, ma ora è il mio segretario regionale. Spero, veramente a militante pretendo, che conosca al più presto la situazione della federazione di Roma, chiusa x circa un anno e mezzo, di nessun aiuto ai militanti dei circoli, che si sono trovati soi durante le campagne elettorali, senza che mai il Segretario Riccardo Milana si sia degnato di confrontarsi con i circoli che operano sui territri. Se di cambiamento si parla cominciamo da qui. Non dando …..promozioni ma mandando a casa chi danneggia il partito.

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