(Lorenzo Guerini)
Preliminari
L’assemblea, alla quale ha partecipato Lorenzo Guerini , vicesegretario nazionale del Partito Democratico, si è aperta con la comunicazione da parte di Lorenza Bonaccorsi, presidente del PD Lazio, che due componenti dell’assemblea hanno rassegnato le dimissioni: si tratta di Simona De Gasperis e Valeria Navarra che saranno sostituiti rispettivamente da Vincenzo Pasculli e Stefano Giannini.
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Intervento del segretario
Nel suo intervento, il segretario regionale Fabio Melilli ha svolto prima un’analisi politica della situazione nazionale e delle recenti consultazioni provinciali per poi concentrarsi su quanto accaduto in seno all’assemblea dopo le primarie dello scorso febbraio.
Melilli ha ricordato di aver tentato un “percorso unitario” con le altre mozioni e di aver intenzione di nominare a breve una nuova segreteria regionale “snella” e basata sulle competenze.
La mozione di sfiducia
Marco Guglielmo, già candidato segretario alle primarie regionali del 16 febbraio 2014, “vista la situazione del Partito nel Lazio” ha presentato una “mozione di sfiducia” (qui il testo in pdf) sottoscritta da 114 componenti dell’assemblea (su un totale di 200 membri eletti con le primarie più gli aventi diritto).
La mozione parla di “problemi politici resi evidenti in occasione della prima elezione della Presidenza dell’Assemblea o della presentazione delle liste per l’elezione dell’assemblea della Città metropolitana, con il conseguente azzeramento di una segreteria nominata solo pochi mesi prima”; si rende pertanto necessario, secondo chi ha sottoscritto il documento, sfiduciare il segretario per rendere possibile “un nuovo contesto politico per un urgente rilancio dell’azione del PD Lazio”.
La presidente dell’Assemblea, Lorenza Bonaccorsi, ha preso atto della mozione di sfiducia; visto il punto 3.7 dello statuto (qui in pdf ) sarà convocata a breve una nuova assemblea per votare il documento presentato da Guglielmo.
L’intervento di Lorenzo Guerini
Il vicesegretario nazionale ha chiuso l’assemblea con un appello a tutti alla responsabilità; occorre chiarire in modo franco all’interno dell’assemblea i punti che impediscono di lavorare.
“Evitiamo salti nel buio” ha auspicato Guerini “ed usiamo le parole con cura sia al nostro interno sia verso l’esterno”.
Secondo Guerini occorre una volte per tutte superare le logiche di “cordata” e trovare un “equilibrio politico duraturo”. In caso contrario, ha sottolineato il vicesegretario nazionale, “rimane solo la strada del commissariamento”.
Allegati
Testo della mozione di sfiducia presentata in assemblea (pdf, 172 K, 1 pag.)
Metro Flaminio)