La riforma costituzionale, sottoposta a referendum nell’autunno 2016, porta a compimento un percorso da lungo tempo avviato, risolvendo alcune delle principali criticità istituzionali italiane.
La Costituzione repubblicana del 1948 ha permesso l’affermarsi della democrazia, l’esercizio delle libertà e dei diritti fondamentali ed è stata il motore della crescita del Paese. Per conservare questa sua funzione vitale è necessario apportare alcune modifiche che permettono di aggiornarla e renderla più forte anche rispetto alle nuove sfide della politica europea. Il cambiamento è richiesto dal contesto nel quale il nostro Paese è collocato: un mondo più veloce e più interdipendente; un’Europa più grande, unita, presente e decisiva nella vita dei cittadini e delle imprese.
La riforma costruisce una democrazia più forte, perché supera il bicameralismo paritario, rende più stabile il Governo e più in grado di decidere il Parlamento; una democrazia più efficace, perché razionalizza le competenze delle Regioni assicurando una salda regia per le materie che attengono al funzionamento complessivo del Paese; una democrazia più snella perché abolisce il CNEL e supera le Province come elementi costitutivi della Repubblica.
La principale novità è rappresentata dalla riforma del sistema parlamentare, con il superamento del bicameralismo paritario e la trasformazione del Senato in una Camera di rappresentanza delle autonomie territoriali (Regioni e Comuni), secondo un modello largamente diffuso.
Ciò permetterà di semplificare notevolmente il procedimento di formazione delle leggi (si deciderà prima e meglio) e di razionalizzare il rapporto di fiducia tra il Governo e il Parlamento (i Governi saranno più stabili). La Camera dei Deputati eletta con un nuovo sistema elettorale che ha cancellato le liste bloccate dichiarate incostituzionali e che risponde ad esigenze di rappresentatività e di governabilità, diventa il perno della dinamica istituzionale.
L’elettore che sceglierà la lista con il suo voto sarà il vero protagonista della formazione della Camera dei Deputati e della stabilità dei Governi. Questo permetterà anche di ridare credibilità alle istituzioni che potranno rispondere meglio alle esigenze della società ricostruendo un rapporto di fiducia con gli italiani.
La Corte costituzionale, nell’ottica del sistema dei contrappesi pensati dai Costituenti del 1946-47, avrà il potere di controllare le leggi, il Presidente della Repubblica resterà il garante della Costituzione, mentre la Camera dei Deputati conserva il potere di sfiduciare il Governo.
Il Senato della Repubblica, composto da rappresentanti (che non riceveranno alcuna indennità) delle Regioni e dei Comuni, diventa la sede di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali e di integrazione tra le istituzioni europee, lo Stato e le Regioni, così da prevenire le sovrapposizioni e i conflitti di competenze.
Viene, in tal modo, rafforzato l’impianto unitario ed autonomista della Repubblica, in cui i diversi livelli di governo, invece di discutere all’infinito sulle rispettive competenze, collaborano tra di loro e mettono fine ai conflitti e alle incertezze.
Dalla Costituzione italiana
ART. 1.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
ART. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
ART. 5.
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principî ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.
Comitato promotore (aggiornato al 7 giugno 2016)
Giuseppe Vacca | Presidente Fondazione Gramsci |
Ambroselli Davide Antonio | Diritto Costituzionale Università di Cassino |
Ansanelli Matteo | Presidente Giovani CIA |
Antonelli Roberto | Docente Lettere Università La Sapienza |
Attanasio Agostino | Dirigente MIBACT |
Benzi Fabio | Storico dell’Arte |
Boria Pietro | Docente Diritto Tributario Università La Sapienza |
Caputo Rino | Docente Letteratura Università Roma Tor Vergata |
Cassano Franco | Docente Sociologia Università di Bari |
Caravale Giorgio | Docente Storia Università Roma Tre |
Catizone Andrea | Avvocato |
Comi Vincenzo | Avvocato |
Conte Licia | Giornalista |
Corbellini Giliberto | Docente Bioetica Università La Sapienza |
Curti Gialdino Carlo | Diritto Unione Europea Università La Sapienza |
D’Alessio Gianfranco | Docente Diritto Amministrativo Università Roma Tre |
Di Feliceantonio Lisa | manager aziendale |
Di Mattia Chiara | Dottoranda di ricerca Università di Viterbo |
Galeone Pierciro | IFEL |
Ferla Vittorio | LABSUS |
Longo Andrea | Docente Diritto Costituzionale Università La Sapienza |
Mancina Claudia | Docente Filosofia Università La Sapienza |
Martorelli Marco | Libertà Uguale |
Medici Maria | Comitato Roma Sì |
Morese Raffaele | Manager aziendale |
Moscarini Anna | Docente Giustizia Costituzionale LUISS |
Palombelli Gaetano | UPI |
Pani Luca | Direttore AIFA |
Pinelli Cesare | Docente Diritto Pubblico Università La Sapienza |
Reichlin Pietro | Docente Economia LUISS |
Sapegno Serena | Docente Letteratura Università La Sapienza |
Schillaci Angelo | Ricercatore Diritto Costituzionale La Sapienza |
Schirru Giancarlo | Docente linguistica Università di Cassino |
Sorbi Paolo | Sociologo |
Sterpa Alessandro | Docente Diritto Pubblico Università di Viterbo |
Tonti Valentina | Dottoranda di ricerca Università La Sapienza |
Walter Tortorella | IFEL |
Tozzi Riccardo | Fondatore Cattleya |
Vesperini Giulio | Docente Diritto Amministrativo Università di Viterbo |
Vittoria Albertina | Docente Storia Università La Sapienza |
Zagari Cristiano | Comitato Spinelli |
Zambelli Rosanna | Direttore CIA |