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Alla Festa di Ciampino confronto pubblico tra i candidati alla Segreteria del PD Lazio

Di 13 Settembre 2009News

Entra nel vivo anche nel Lazio la fase congressuale del Partito democratico: si e’ svolto il primo
confronto tra i candidati alla segreteria regionale per le tre mozioni scese in campo. Nell’ambito della Festa dell’Unita’ democratica di Ciampino Ileana Argentin, mozione Marino, Roberto Morassut, mozione Franceschini, ed Alessandro Mazzoli, mozione Bersani, hanno esposto le loro linee programmatiche.

Un confronto dai toni pacati, che però non ha impedito di mettere in luce le differenze tra le tre impostazioni programmatiche. Il partito, con la sua struttura interna e la sua pratica politica quotidiana: questo il tema principale del dibattito. Su un punto tutti e tre i candidati si dicono d’accordo: “no alle correnti”, perché hanno “bloccato la crescita del partito”.

Differenti però le valutazioni su come strutturare la vita del partito e sulle strategie politiche da mettere in campo nel rapportarsi con le altre forze di centro sinistra.

Morassut, segretario uscente del Pd Lazio, immagina un partito “di elettori e di iscritti, che faccia una pratica democratica diffusa” e che abbia una “vocazione maggioritaria, che non significa voler arrivare da soli al 51%, ma voler parlare a tutto il Paese. Una versione moderna di quello che Gramsci definiva egemonia culturale”.

Il presidente della Provincia di Viterbo, Mazzoli, richiede invece una “partecipazione quotidiana alla vita del partito, una pratica che si e’ affievolita dalla fondazione del partito ad oggi. Anche io sono contro le correnti, ma in due anni non si può non discutere mai. Pensiamo ad esempio al rapporto con gli altri partiti, per costruire una maggioranza il Pd deve puntare a stringere delle alleanze”.

Punto di vista diverso invece quello di Ileana Argentin, secondo cui “un insieme di gruppi dirigenti
interni ha immobilizzato la nostra azione politica. Basti guardare in Campidoglio, in un anno e mezzo di giunta Alemanno come opposizione non e’ stato fatto nulla”.

Altro tema caldo del confronto le elezioni regionali del prossimo anno. Mazzoli e Morassut hanno ribadito che “il candidato del Pd nel Lazio e’ Piero Marrazzo”, valutazione condivisa anche dalla Argentin,
secondo cui però “non possiamo dimenticarci le sciocchezze fatte dal presidente della Regione. E’ di questi giorni il discorso sul rimpasto, una cosa alla quale noi siamo nettamente contrari, perché non guarda al merito”.

Posizioni differenti tra i tre candidati alla segreteria regionale anche sulle alleanze future, se Morassut e Mazzoli guardano con interesse al dialogo con l’Udc, Argentin pone l’accento sul fatto che “se deve essere solo un’alleanza per vincere le elezioni non mi interessa”.

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