“Secondo quanto riportato su un autorevole quotidiano di Viterbo, si sarebbe svolta una cena elettorale con oltre 300 persone in un noto locale del capoluogo della Tuscia senza che nessuno abbia dovuto sborsare un centesimo. Anzi, non si sa chi abbia pagato la cena al punto che, riporta il quotidiano, due iscritti avrebbero scritto una lettera chiedendo spiegazioni. Se così fosse ci troveremmo di fronte ad episodio preoccupante, non solo per la disparità di mezzi economici in campo, ma anche per il segnale che si manda all’esterno e alla nostra gente”. Lo dichiara Roberto Morassut, segretario del PD Lazio.
“In questi giorni – prosegue Morassut -sto notando un notevole dispendio economico da parte di alcuni candidati alla segreteria nazionale e regionale per la produzione di manifesti e l’affitto di strutture prestigiose (e costose). Poiché il tetto stabilito per la raccolta delle risorse dei candidati alle segreterie regionali è di 50 mila € ciascuno, rivolgo un appello a tutti, a cominciare dal sottoscritto, per uno stile sobrio nell’uso delle risorse e per la maggior trasparenza possibile nella comunicazione dei bilanci dei comitati dei singoli candidati”.
“Io stesso come ho già annunciato, comunicherò dal mio sito www.robertomorassut.it tutte le entrate e le uscite di questa campagna congressuale. Spero vivamente che questo appello venga raccolta da tutti, per la credibilità della politica e del nostro partito”.
Metro Flaminio)
Il suo appello è giusto e doveroso: richiamare i candidati a uno stile sobrio e trasparente per le spese affrontate in campagna elettorale è quanto un iscritto al Partito Democratico vuole sentir dire dai nostri rappresentanti regionali e nazionali. Con la crisi in atto e quanto ancora potrebbe essere pesante la ricaduta durante tutto l’anno 2009 e oltre, non si può tollerare che i fondi necessari per una candidatura seppure prestigiosa siano sproporzionati e facilmente prevedibili e anche giudicati nel suo insieme come ingiusti, almeno da chi nel partito sa quanto è difficile reperire fondi e su quanto volontariato c’è alle spalle per far quadrare i bilanci dei circoli. Spero che il suo appello non cada nel vuoto.