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LA PROVINCIA DI RIETI E GLI 86 PICCOLI COMUNI DESTINATI A SPARIRE NON SONO IL “MALE” DEL LAZIO

“La Presidente della Regione deve impugnare il decreto che prevede la cancellazione della provincia di Rieti davanti alla Corte costituzionale. Ritengo sia un atto dovuto. La Sabina, il Cicolano e tutto il territorio reatino sono parte integrante del LazIo, parte essenziale della sua identità. A dirlo è la storia, a dirlo è il presente e dunque stupisce non poco il silenzio dell’esecutivo regionale su quanto sta accadendo. La questione Rieti non è questione locale: investe il futuro e la stessa esistenza di questa regione perchè se si sopprime la Provincia di Rieti si destruttura il Lazio. Una riforma del sistema delle autonomie è necessaria, ma non si può fare sull’orlo di una crisi epocale e per di più maldestramente come sta facendo questo Governo. Si taglino intanto le province di nuova costituzione che sono proliferate negli ultimi decenni e non si tocchino quelle storiche. Si taglino i tantissimi enti di secondo livello, le Comunita montane, i Consorzi di bonifica. Sacrificare la Provincia di Rieti, la terra del “Peschiera”, la terra del Terminillo “montagna dei romani”, e 37 comuni sull’altare degli equilibri della maggioranza nazionale non è accettabile. La Regione ha il dovere di agire coinvolgendo in questa battaglia tutto il Consiglio regionale ma non solo. Credo che vada chiesto a senatori e deputati eletti nel Lazio di tutti i partiti di non votare la manovra almeno per la parte che cancella comuni e provincia. La Provincia di Rieti e tutti gli 86 comuni del Lazio destinati a scomparire non sono il “male italiano” ma parte integrante dell’identità di questa Regone e dei suoi cittadini. Il Gruppo Pd della regione Lazio è pronto a fare la sua parte per sostenere la battaglia dei sindaci dei piccoli comuni di tutto il Lazio e dei cittadini della Provincia di Rieti contro quello che ritiene un atto scellerato: sbagliato nella forma, nei tempi, nei contenuti”.

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