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CIRCOLARE 14: NUOVA RETTIFICA DELLE NORME SUL DIRITTO DI VOTO CONTENUTE NEL VADEMECUM E NOTA SULLE OPERAZIONI DI VOTO

Commissione Regionale per il Congresso Circolare n. ° 14 del 17 febbraio 2012 scarica il pdf con il testo completo della Circolare

La Commissione Regionale del Congresso riunitasi in data odierna

NUOVA RETTIFICA DELLE NORME SUL DIRITTO DI VOTO CONTENUTE NEL VADEMECUM E NOTA SULLE OPERAZIONI DI VOTO

ll Presidente e gli scrutatori possono votare, nel seggio presso il quale esercitano il loro ufficio, anche se sono iscritti come elettori in altra sezione. I rappresentanti di lista e i candidati, ove non siano scrutatori, esercitano il loro diritto di voto solo nel seggio dove sono iscritti come elettori. La comunicazione della composizione del seggio da parte della Commissione Provinciale competente, comprova il diritto al voto in quel seggio degli elettori di cui sopra, naturalmente se risultano titolari di diritto di voto nel Lazio.

DELIBERA

– in via straordinaria di ammettere al voto gli elettori, non muniti di tessera elettorale, verificando preventivamente e categoricamente la corrispondenza della residenza, accertata dal documento d’identità, col seggio attraverso il viario fornito a tutti i presidenti;

– di non accogliere la richiesta avanzata dalla Commissione per il Congresso di Roma di estendere il diritto di voto ai fuorisede, non residenti nel territorio laziale, iscritti al PD in uno dei circoli del Lazio. La Commissione Regionale ha il compito di applicare il Regolamento e di garantire un regolare svolgimento del congresso. Le norme contenute nel Regolamento congressuale e nello Statuto non possano essere violate o interpretate, soprattutto in tema di diritto di voto. Tuttavia questo non impedisce alla Commissione di rilevare l’incongruenza che sussiste in tema di diritto di voto degli iscritti fuori sede, contraddizione che risiede innanzitutto nelle norme che regolano il tesseramento e l’iscrizione e nel meccanismo di elezione del segretario regionale. Su questi temi, è in corso una riflessione anche a livello nazionale, sulla quale anche il Partito del Lazio non dovrà far mancare il proprio contributo. Infine si fa rilevare alla Commissione di Roma, l’inappropriatezza delle modalità con la quale una questione seppur fondata e legittima è stata posta, non contribuendo a garantire un quadro di certezza delle regole nell’interesse del Partito;

– di rigettare il ricorso presentato da M.Cardulli sul seggio nel X Municipio, invitando però la Commissione di Roma a vigilare con particolare attenzione sulle operazioni di voto nel seggio indicato e a verificare tempestivamente che sia assicurata una adeguata pubblicità agli elettori circa l’ubicazione dei seggi;

– di rigettare il ricorso di M.Massimiliani sulla designazione del Presidente di uno dei seggi di Cerveteri, non ravvedendo cause di incompatibilità a carico del presidente ma semmai di inopportunità politica;

– di accogliere parzialmente il ricorso di G.Bachelet in merito alla designazione dei presidenti dei seggi di Tivoli, invitando la Commissione per il Congresso della Provincia di Roma a riunirsi urgentemente per discutere il criterio di designazione oppure ad effettuare il sorteggio. In ogni caso si rinnova l’invito a rispettare il pluralismo politico.

RICORDA CHE

– Tutti gli atti e i materiali del seggio vanno siglati dal Presidente e controfirmati da almeno due scrutatori;
– Sulle ricevute di versamento rilasciate agli elettori va posta la dicitura “Partito Democratico del Lazio” anche attraverso un timbro di un circolo.

INVITA

– I presidenti e tutti i componenti del seggio, a prestare la massima attenzione alla regolarità delle operazioni di voto.

Letto, confermato e sottoscritto.

F. D’Ausilio (Coordinatore della Commissione Regionale per il Congresso)

3 Commenti

  • Antonio Ragonesi ha detto:

    leggo una frase e rabbrividisco.. “Le norme contenute nel Regolamento congressuale e nello Statuto non possano essere violate o interpretate, soprattutto in tema di diritto di voto”. Quando un partito politico si trincera dietro l’impossibilità di cambiare le sue regole, credo che stia solo suonando il suo de profundis.. intanto però, nello specifico, perderà dei voti.

  • Rosario ha detto:

    La montagna ha partorito il topolino. Con questi metodi e queste regole non si costruisce la democrazia che è il diritto/dovere di ogni aderente al partito di ogni cittadino di opera tutti i giorni nell’ambito della società.
    La partecipazione non può essere una chiamata alle armi ogni tanto, ma deve essere dibattito continuo sui temi di maggiore interesse per l’opinione pubblica. Invece oggi i congressi si svolgono con posizioni precostituite, standardizzate con poca possibilità di dialogo tra le varie componenti. E il cittadino/elettore diviene soltanbto un oggetto passivo di decisioni calate dall’alto. Evidentemente abbiamo perso il gusto per il partito di massa dove la partecipazione era continua e ci limitiamo a comunicarea livello nazionale dalle varie trasmissioni televisive e a livello locale con qualche dichiarazione dei consiglieri presenti nei vari comuni. Occorre cambiare passo se si vuole esprimere seriamente gli interessi del Paese.

  • michele nacamulli ha detto:

    Mah.Gli iscritti fuori sede possono votare alle convenzioni di Circolo e poi vengono esclusi dalla “grande festa democratica delle primarie”.Schizofrenia pura.

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