Una grande festa democratica. E’ quella che si attende il Partito Democratico del Lazio per domenica 19 febbraio, in occasione delle Primarie per l’elezione del segretario del Pd Lazio. Dalle 8 alle 20, tutti i residenti nel Lazio di almeno 16 anni d’età potranno votare negli oltre 500 seggi della regione, distribuiti tra i circoli del partito, associazioni e gazebo, scegliendo tra tre candidati: Giovanni Bachelet, Enrico Gasbarra e Marta Leonori. Per votare, basterà esibire il documento d’identità e la propria tessera elettorale. Potranno votare anche i cittadini immigrati ed extracomunitari, presentando la carta d’identità o il permesso di soggiorno. A tutti i votanti sarà richiesto un contributo di 2 euro, per le spese organizzative. Si ricorda che il proprio seggio è quello collegato al numero della propria sezione elettorale, riportato sulla tessera. Per conoscere l’ubicazione del proprio seggio di riferimento, basterà consultare il sito del Pd Lazio, www.pdlazio.it, oppure informarsi presso uno dei tanti circoli della propria città di residenza. Francesco D’Ausilio, coordinatore della commissione Regionale per il Congresso: “Ci aspettiamo una partecipazione importante. Il partito ha impostato una campagna di informazione basata sul web, sui social network e sulla stampa locale, preferendo stabilire un contatto diretto con i cittadini, piuttosto che utilizzare strumenti più onerosi. I numeri del nostro sito internet, che sta registrando oltre 1500 accessi unici al giorno, confermano l’attenzione e la curiosità degli iscritti e dei cittadini”.
PD LAZIO: PRIMARIE DEL 19 FEBBRAIO PER LA SEGRETERIA REGIONALE, UNA GRANDE FESTA DEMOCRATICA
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siete VERGOGNOSI. Avete discriminato i vostri stessi iscritti che avete però fatto votre ai congresisdi circolo. Siete una contraddizione in termini. VERGOGNA
domani le primarie, ma io mi chiedo? dopo aver visionato le liste del colleggio 7, è naturale o normale che il presidente del partito romano si candidi su una lista?
come è possibile che ci siano 6 liste di cui 4 che appoggiano gasbarra?..questo significa che non è una elezione…è una conferma di una decisione annunciata e già ratificata dai vertici , alla faccia di elezioni democratiche che dovrebbero avere tutti i concorrenti alla pari al nastro di partenzs…per questi motivi io non voterò gasbarra…nemmeno sotto la minaccia delle armi
Due euro per votare? Per le spese organizzative? Ma non vi bastano i rimborsi elettorali e i condoni per le affissioni abusive dei partiti! Io non voto perché non voglio darvi nemmeno un euro!
Mi associo al commento di luksaiyan e lo ripropongo interamente:
“Siamo alla farsa.
L’oligarchia che governa il Partito Democratico regionale si fa le sue liste, cooptando famigli e clientes che debbono far parte dell’Assemblea regionale, nascondendosi dietro meccanismi elettorali bizantini pensati appositamente per gli “addetti ai lavori”.
Il regolamento per la presentazione delle liste è stato chiaramente scritto per i capobastone che hanno un’organizzazione sovra-comunale: i circoli locali quindi non hanno nessuna possibilità di promuovere proprie candidature per l’assemblea regionale.
La miopia di questa scelta è assoluta: è lo stesso meccanismo elettorale utilizzato per nominare l’ultima assemblea regionale, ed i risultati di questo modo di procedere sono stati il commissariamento del partito regionale e la completa sconfitta elettorale alle elezioni regionali, concorrendo tra l’altro contro un PDL che neanche aveva presentato una propria lista, grazie all’assoluta incapacità di concordare una candidatura del PD per la presidenza della Regione.
Non sarebbe forse utile che il PD si esprimesse anche su altri temi istituzionali fondamentali, su cui invece è in un assordante silenzio?
Perché non dire qualche cosa come partito sull’azzeramento delle Provincie? Discorsi analoghi è possibile farli sulla legge elettorale. Notiamo totale assenza di dibattito con la base del partito su questo tema. Sicuramente ci sarà sfuggito, ma noi, come tesserati del PD, non abbiamo mai incontrato qualche “dirigente” del PD interessato a discutere su questo tema, e non siamo a conoscenza di iniziative interne al partito per favorire dialogo e confronto su questo fondamentale aspetto.
Leggiamo invece sui giornali che deputati e senatori del PD stanno trattando la legge elettorale. Sulla base di quale indirizzo politico? Sulla base di quale contributo da parte della base del PD?
Capiamo le necessità dei consiglieri regionali del PD e di qualche altro oligarca, che hanno da piazzare i clienti che non sono riusciti a collocare nelle varie aziende regionali, di organizzare questa farsa delle primarie per l’Assemblea regionale, così da poter far nominare direttamente i membri dell’Assemblea regionale. Ma perché non utilizzare il partito anche – e soprattutto – per dibattere i veri temi che interessano i cittadini?
Il rischio politico di questo assordante silenzio del PD e di questo modo di agire è altissimo. Milano, Napoli, Cagliari e ora Genova: i candidati del PD vengono spazzati via dallo sdegno dei cittadini nei confronti di questo modo di gestire il partito.
Vogliamo che anche nel Lazio succeda la stessa cosa?
Per queste ragioni, sarebbe stato eticamente corretto revocare le primarie e iniziare un serio dibattito sui temi tratteggiati in precedenza, dando realmente voce ai circoli territoriali.
Tra i temi da dibattere con urgenza crediamo sia indispensabile un ripensamento sull’uso dell’istituto delle primarie (applicate con il metodo simil-porcellum delle liste bloccate) per selezionare la classe dirigente del partito a livello intermedio. Ha poi senso che alle primarie votino non tesserati?
Le primarie per eleggere i Segretari e le Assemblee regionali e provinciali sono una finzione scenica messa in atto al solo scopo di mantenere inalterati gli equilibri, faticosamente raggiunti in sede di costituzione del PD, tra i comitati elettorali dei consiglieri regionali.
Per queste ragioni, servirebbe l’adozione di nuove procedure che siano in grado di rompere questa situazione di stallo e promuovere personale politico che abbia dimostrato sul campo di possedere la cultura, la mentalità e il know-how adatto ad affrontare i gravi problemi che il Paese sta attraversando.
E’ vitale perché sia ridata dignità e credibilità al Partito Democratico, il “nostro” partito.”
Bene le primarie. Che poi sono elezioni dirette del segretario regionale. Male, molto male le liste bloccate. Un porcellum più piccino di quello nazionale, ma pur sempre un porcellum.
Come si fa a cadere in queste trappole? Come si fa a criticare il porcellum nazionale se poi il PD lo fa in casa sua?
La “drittata” di Gasparra di comporre 4 liste, come fece il sig. Veltroni che ottenne grazie ai tanti clienti il ruolo di segretario, per affossare il Partito, mi ha disgustato al punto che avrei rinunciato a votare. Stamattina ho riflettuto ed ho cambiato parere e sono andato a votare nella speranza di sconfiggere il sig. Gasparra che da un’unica certezza: quella di agire per il proprio interesse.
Spero che questa sia l’ultima volta che si ammettano più liste per un candidato. Si dovrebbero utilizzare delle schede esclusivamente con i nomi dei candidati, se si vuole essere credibili.
E’ stata una brutta nottata, avrò dormito si e no due ore,un incubo…La giornata precedente passata ai seggi,non è che sia stata migliore. E non mi riferisco solo alla parte meteorologica.
Ho aperto il sito del PD Lazio per leggere qualche commento e quello di luksaiyan, benché lungo mi pare ancora insufficiente a descrivere il disagio di chi crede in un PD forte ed alternativo all’offerta politica esistente.
Ho tanta rabbia e disappunto che credo proporre una analisi , rischi di far trasparire concetti intrisi di veleno e cianuro. Quindi vi voglio solo sottoporre la mia giornata ad un seggio dalle otto alle venti ininterrottamente.
Sono al mio seggio, ah mi sono dimenticato di dirvi che sono candidato in una lista. Non avrei voluto ma tante sono state le insistenze che alla fine ho ceduto. D’altronde partecipo ad una lista su cui mi riconosco,forse dovrei dire in cui mi riconoscevo ma saranno i prossimi giorni a fornirmi questa risposta.
Non avendo partecipato alla formazione della lista nel guardarla per la prima volta ho notato che il nostro capolista aveva le caratteristiche di Scilipoti, non le sembianze. Noto anche di essere nella parte medio alta ma sempre dietro alcuni saltatori di quaglia. La mia giornata non incomincia bene. Ma cosa avrò fatto mai di male per meritarmi questo?
Avevo dato appuntamento a cittadini e simpatizzanti di vederci al gazebo per sostenere la nostra iniziativa,non solo personale ma quella più vera del nostro Partito. D’altronde ho appena raccolto duemila firme porta a porta per protestare contro i disagi che l’amministrazione alemanno ci sta provocando.
Di buon ora cominciano a venire anche i miei compagni di (s)ventura, e su due piedi decido: sentite non è lineare ma il mio voto è meno importante della nostra causa comune. E l’invito ad evitare i saltatori di quaglie ed apporre il proprio assenso a persona ( di altra lista) che so camminare in maniera dritta e non curva.
Non ci riesco con tutti, alcuni non voteranno, altri imperterriti, mi daranno il voto. In compenso la persona candidata da me gratificata arriverà prima.
Arrivano diligenti i cittadini scheda e documento più contributo, tutti però lamentano la scarsissima propaganda dell’evento, ed ancor di più la comprensione delle liste per dare un voto convinto.
In molti casi mi soffermo a parlare con loro ( non di preferenze) ma su come si possa migliorare questo rapporto tra cittadini che ci votano e struttura partito. Ogni tanto mi allontano e vado a vedere in un altro gazebo come va, ed in un circolo li vicino. Due volte lo trovo chiuso,sorpresa alla fine della giornata avrà la più alta percentuale di votanti ed una maggioranza bulgara per una lista. Mi ci occorre una seria riflessione perché sembra non sia un caso unico. Nel pomeriggio nel gazebo dove mi sono appostato cominciano ad intensificarsi richieste di voto di persone senza scheda, e nella maggioranza dei casi di seggi lontani…… …lontani. mi accorgo che il presidente propone la scheda senza controllare il viario per vedere se comunque abitano in zona. Debbo energicamente fare presente che ci sono delle regole da rispettare.
Però che strano i votanti A.M. da quelli P.M., i primi tutti forniti di scheda e documento,i secondi girovaghi alla ricerca di un seggio per votare senza scheda……..
Arrivano le otto andiamo al circolo con i dati………mi riassale il malessere della mattina. Sto pensando che dovrò incazzarmi i prossimi giorni. Ciao a tutti.