“La società Lait spa, che progetta, realizza e gestisce il sistema informativo della Regione Lazio ha deciso la riorganizzazione di tutta la società, affidandola direttamente ad una società esterna per un costo di circa 40 mila euro. Il cda di Lait ha approvato dunque un atto illegittimo, con profili di danno erariale, poiché non esiste un nuovo piano industriale che giustifichi un diverso assetto organizzativo. Dunque, la spesa è assolutamente ingiustificata. Una manovra che si spiega soltanto con la fretta di sistemare qualche fedelissimo del presidente della società, oltre quelli assunti o promossi anche recentemente, come il responsabile delle risorse umane, un ex dirigente pensionato, beneficiario di un contratto a tempo determinato, risparmiato chissà perché dalla scure della spending review”. Lo dichiara in una nota il vicesegretario del Pd Lazio, Paolo Bianchini. “Il cda di una società sostanzialmente paralizzata da due anni – continua Bianchini – a due mesi da elezioni che eleggeranno sicuramente un nuovo presidente, non può decidere il futuro di una realtà che dovrebbe essere strategica per il funzionamento del sistema regionale, esponendo tra l’altro la società a numerosi contenziosi. Spetterà alla futura Giunta regionale, attraverso una nuova dirigenza, assumere le decisioni più opportune, in funzione della missione che essa vorrà assegnare a Lait. E’ l’ennesimo esempio di come il procrastinare le elezioni sia stato solo un mezzo per poter tutelare interessi di bottega e favorire i vassalli, subordinando il diritto dei cittadini al bisogno di assicurarsi le poltrone. Polverini – conclude Bianchini – ci regali un sussulto di dignità: fermi questo ulteriore scempio di risorse e professionali”.
BIANCHINI: IN LAIT UNA RIORGANIZZAZIONE ILLEGITTIMA E COSTOSA
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