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Regione Lazio: definito il riassetto della Giunta Marrazzo

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Il Presidente Piero Marrazzo ha deciso oggi i nuovi assessori della Giunta regionale in sostituzione di Silvia Costa e Francesco De Angelis, eletti al parlamento europeo, e di Bruno Astorre eletto alla presidenza del Consiglio regionale.

Questi i nuovi incarichi: Marco di Stefano assessore all’Istruzione, diritto allo studio e formazione professionale; Luigina Di Liegro assessore alla politica delle Sicurezze (che comprende le competenze sulle politiche sociali, assistenza e sicurezza); Giuseppe Parroncini assessore con delega ad energia, rifiuti, enti locali, porti e aeroporti.

Il presidente Marrazzo ha inoltre definito le nuove deleghe per tre assessori già presenti in Giunta: Anna Salome Coppotelli Tutela dei consumatori, semplificazione amministrativa; Vincenzo Maruccio Lavori Pubblici e Daniele Fichera Piccola e media impresa, commercio e artigianato, Conferenza stato regioni e Conferenza regioni e Unificata.

Argentin: Le istituzioni siano vicine alle famiglie dei soldati caduti

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“Esprimo tutto il mio cordoglio e lamia vicinanza alle famiglie dei militari italiani che hannoperso la vita a Kabul. In questo momento le istituzioni devono stringersi attorno ai parenti delle vittime, e non lasciarlisoli. Quella che i nostri soldati stanno affrontando è unamissione di pace per alla costruzione della democrazia inAfghanistan, ed è una tragedia aver perso sei di loro in un terribile e gravissimo attentato”. Lo dichiara, in una nota, il deputato del Partito Democratico, Ileana Argentin.

Coordinamento Mozione Marino: il riassetto della Giunta Marrazzo è inaccettabile perchè condizionato dal dibattito congressuale

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“Con grande serenità ed in coerenza con i contenuti della mozione ribadiamo, come anticipato qualche giorno fa in una nota data alle agenzie, che non intendiamo prendere parte a rimpasti che sono condizionati dal dibattito congressuale e da logiche di appartenenza correntizia. Ciò è tanto più vero considerato che Luisa Laurelli, indicata dal Presidente Marrazzo come assessore alla Sicurezza ed alle Politiche sociali, ha rifiutato di entrare nel rimpasto di Giunta pur avendo le competenze per questo ed altri incarichi. Il riassetto di Giunta annunciato alla stampa appare infatti sostanzialmente inaccettabile”. Così in una nota il coordinamento nazionale e regionale della Mozione Marino ribadisce la propria contrarietà rispetto al percorso individuato nella Giunta regionale del Lazio per sostituire i tre consiglieri eletti al Parlamento europeo.

“L’avvicendamento dei tre consiglieri eletti a Strasburgo avrebbe potuto rappresenta l’occasione – lo ribadiamo -, per rafforzare la Giunta Marrazzo. Tale obiettivo, a nostro avviso, poteva essere conseguito attraverso una dose maggiore di coraggio, ed il nostro auspicio era che il Presidente si limitasse ad una sostituzione dei tre assessorati vacanti ricorrendo a personalità autorevoli e competenti, interne ed esterne al Consiglio regionale, che avrebbero potuto dare più slancio ed incisività all’azione della Giunta regionale in questa delicata fase di chiusura della legislatura”.

“Sembrerebbe invece che le scelte siano state dettate dagli equilibri interni alle mozioni ed alle correnti. La mozione Marino, nata intorno all’idea principale di superare l’asfissiante regime correntizio, che ha causato le principali difficoltà per l’affermazione del Partito Democratico, non condivide le proposte ed il metodo di riassetto della Giunta. Tantomeno ha avanzato ed intende avanzare proposte di nomi ed incarichi”.

Morassut: Alemanno prigioniero dei “colonnelli” del suo ex partito

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“Dopo le dichiarazioni di Alemanno che hanno lanciato la candidatura di Augello alla Presidenza della Regione giugne oggi il sostegno di Maurizio Gasparri nei confronti di Fabio Rampelli. È lo specchio di un groviglio correntizio che attanaglia gli ex di An di Roma e del Lazio”. Lo dichiara Roberto Morassut, segretario del PD Lazio.

“Alemanno – prosegue Morassut- è prigioniero di queste diatribe che si scaricano nella stessa PDL pervasa essa stessa da una crisi nazionale. È ora di chiaro a tutti il motivo politico profondo che blocca e paralizza l’Amministazione Comunale e la Giunta Alemanno”.

“In Campidoglio non si fa e non si decide nulla perché
il Sindaco è solo e accerchiato dalle correnti e dai
colonnelli del suo ex partito”.

Mazzoli visita la famiglia di Pistonami: la Comunità viterbese vi è vicina

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“Ho voluto portare di persona la testimonianza della vicinanza dell’intera comunità provinciale alla mamma Rita, al papà Franco, alla fidanzata Zueca e a tutti i familiari di Giandomenico Pistonami. Quello che ha colpito il paese di Lubriano è un dolore che accomuna tutti gli italiani”. Sono le parole del presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, che questo pomeriggio ha visitato la casa in cui viveva il militare rimasto vittima dell’attacco kamikaze a Kabul. “Giandomenico – dichiara Mazzoli – è un eroe della pace, il cui ricordo ci accompagnerà per sempre. Il suo impegno, quello delle altre vittime di oggi e di tutti i militari presenti in Afghanistan fa onore al nostro Paese. Un impegno che non verrà certo cancellato da un attacco vile contro un contingente che quotidianamente opera per aiutare il popolo afgano”. Prima di Mazzoli, a fare visita ai familiari e agli amici era stato il vice-presidente della Provincia, Mario Trapè.

Morassut: Sorprendente l’apertura di Alemanno a Storace

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“Alemanno appare non credibile quando si augura una grande partecipazione alla fiaccolata che si svolgerà il 24 settembre a Roma o quando dichiara di unirsi ai festeggiamenti della Comunità per il Capodanno ebraico”. Lo dichiara Roberto Morassut, segretario del PD Lazio.

“Rispetto all’ipotesi di un coinvolgimento di Storace nel PDL – prosegue Morassut – c’era da attendersi un giudizio netto e negativo Invece Alemanno ha dichiarato il suo auspicio ad allargare l’alleanza alla Destra di Francesco Storace, una forza razzista e omofoba che non ha mai reciso le sue radici fasciste. Tutti i cittadini del Lazio ricordano poi cosa è stata la Giunta Storace dal 2000 al 2005: ha prodotto il tracollo finanziario e la demolizione del sistema sanitario regionale”.

“Per questo – conclude Morassut – sia come uomo di
governo sia come politico si conferma inaffidabile. Le forze
politiche moderate come l’UDC hanno materia per
riflettere”.

Morassut: Quanto costerò ai romani l’ossessione di Alemanno per l’Ara Pacis?

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“Torna l’ossessione dell’Ara Pacis. Il sindaco Alemanno rilancia progetti di modifica del monumento”.
Lo dichiara Roberto Morassut, segretario del PD Lazio. “Quante risorse – si domanda Morassut – verranno sprecate per queste modifiche? Ci si è posto il problema dei rischi che una simile decisione può generare rispetto alla vigilanza della Corte dei Conti che facilmente potrebbe contestare ‘false spese’ all’’Amministrazione Comunale per via di un ritocco ad un grande intervento da poco realizzato? Si sono fatti i debiti approfondimenti sull’ipotesi di realizzare un sottopasso sul lungotevere già vagliato in anni passati e molto complicato dal punto di vista del codice stradale e delle conservazione dei
Platani monumentali? Cosa si sta facendo per portare avanti e cancellare il progetto di riqualificazione di Piazza Augusto Imperatore? Dove sono finiti i 10 milioni di € già a suo tempo stanziati per la pedonalizzazione e ripavimentazione del Tridente e di tutto Campo Marzio?”

“Un altro esempio di governo inetto e incapace. Ma c’è da esserne certi: di tutta questa operazione non resteranno che le parole. Dopo un anno e mezzo Alemanno ha solo fermato Roma. Il tempo passa e fra tre anni, visti i tempi, per passare dalle parole ai fatti, anche le parole svaniranno nel nulla – conclude Morassut – per colpa di un sindaco velleitario e incapace”.

Mazzoli sull’attentato a Kabul

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“Esprimo il mio dolore e quello di tutta Viterbo per la morte di sei militari italiani e il ferimento di altri quattro, vittime di un attentato a Kabul. Un’aggressione bestiale e vigliacca a uomini che erano in Afghanistan come operatori di pace, sempre in prima fila per portare aiuto e democrazia in un Paese martoriato dalla guerra e dall’odio. A questi martiri della pace, e alle loro famiglie, vanno la nostra gratitudine e il nostro profondo rispetto. Ora dobbiamo tutti impegnarci per assicurare ai nostri soldati in Afghanistan il massimo sostegno in questo tremendo momento”.

Mazzoli: Il congresso del Pd non sarà importante solo per il partito, ma per tutto il Paese.

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Grande successo al Palazzo dei Congressi di Roma per la manifestazione di sostegno a Pierluigi Bersani, candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico, e ad Alessandro Mazzoli, candidato alla segreteria del Partito Democratico del Lazio per la mozione Bersani. In una sala stracolma, Pierluigi Bersani, Alessandro Mazzoli, Rosy Bindi, Piero Marrazzo e Nicola Zingaretti hanno presentato le idee e il programma della mozione, con cui intendono rinnovare e rilanciare il progetto del Pd.

Rosy Bindi: “Noi vogliamo costruire un’alternativa democratica a Berlusconi, che ieri sera è rimasto vittima del suo conflitto di interessi. E’ stato un giorno importante, in cui abbiamo avuto un incoraggiamento in più. Noi accettiamo la sfida. Chi sostiene Bersani ha già dato prova che la novità passa per il cambiamento e il riformismo vero. Se vogliamo – ha aggiunto – che questi due mesi di congresso siano utili all’Italia dobbiamo lavorare da subito per il rilancio delle grandi politiche pubbliche di questo Paese: lavoro, scuola, sanità”. Infine, un invito rivolto all’altra mozione: “Confrontiamoci sui contenuti, senza perderci in altre questioni”.

Alessandro Mazzoli: “Il congresso del Pd non sarà importante solo per il partito, ma per tutto il Paese. Al di là della propaganda, la situazione dell’Italia è difficile. Questo governo è assente, e non dà risposte a un Paese colpito da una crisi pesantissima, da cui uscirà stremato. La crisi ci dice che l’Italia ha bisogno di noi. Per rispondere a questa sfida, la scelta di Pierluigi Bersani è quella più forte e convincente per la guida del Pd. Dobbiamo rimettere in campo al più presto una forza di opposizione e creare un’alternativa credibile al governo di centro destra. Per riuscirci, non basta qualche aggiustamento nella continuità: servono cambiamenti profondi, perché nel giro di 12 mesi abbiamo perso 4 milioni di voti. Non si può dire che “in fondo non è andata così male”. Dobbiamo metterci in sintonia con la società, capendo le sue esigenze ed elaborando le risposte giuste, e radicare il partito sul territorio. Dobbiamo guardare al futuro con il punto di vista dei più deboli”. Infine, un importante passaggio sui prossimi scenari politici nel Lazio: “L’uomo giusto per guidare la Regione è Piero Marrazzo. Lo ha dimostrato con il suo lavoro in cinque anni, e per questo lo sosteniamo fortemente. In quest’ottica, l’intesa con l’Udc alle prossime Regionali è importante per affrontare con ancora più forza la sfida ambiziosa per colmare il divario tra Roma e il resto del territorio, promuovendo uno sviluppo equilibrato di tutta la Regione”.

Morassut: Rivolgo un appello a tutti i candidati per una maggiore sobrietà e trasparenza dei bilanci

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“Secondo quanto riportato su un autorevole quotidiano di Viterbo, si sarebbe svolta una cena elettorale con oltre 300 persone in un noto locale del capoluogo della Tuscia senza che nessuno abbia dovuto sborsare un centesimo. Anzi, non si sa chi abbia pagato la cena al punto che, riporta il quotidiano, due iscritti avrebbero scritto una lettera chiedendo spiegazioni. Se così fosse ci troveremmo di fronte ad episodio preoccupante, non solo per la disparità di mezzi economici in campo, ma anche per il segnale che si manda all’esterno e alla nostra gente”. Lo dichiara Roberto Morassut, segretario del PD Lazio.

“In questi giorni – prosegue Morassut -sto notando un notevole dispendio economico da parte di alcuni candidati alla segreteria nazionale e regionale per la produzione di manifesti e l’affitto di strutture prestigiose (e costose). Poiché il tetto stabilito per la raccolta delle risorse dei candidati alle segreterie regionali è di 50 mila € ciascuno, rivolgo un appello a tutti, a cominciare dal sottoscritto, per uno stile sobrio nell’uso delle risorse e per la maggior trasparenza possibile nella comunicazione dei bilanci dei comitati dei singoli candidati”.

“Io stesso come ho già annunciato, comunicherò dal mio sito www.robertomorassut.it tutte le entrate e le uscite di questa campagna congressuale. Spero vivamente che questo appello venga raccolta da tutti, per la credibilità della politica e del nostro partito”.