Una politica incentrata sul rispetto dei diritti, contro le discriminazioni e che sia libera e lontana da qualsiasi corrente, ma che al tempo stesso dia delle risposte chiare e certe. Sono questi i punti fondamentali su cui si basa il programma elettorale di Ileana Argentin, candidata alla segreteria del Pd Lazio e sostenitrice al congresso della mozione di Ignazio Marino. Argentin, membro della commissione Affari sociali della Camera, ha presentato questa mattina le linee su cui vertera’ la sua campagna elettorale insieme al candidato nazionale alla segreteria del Pd Marino e al senatore Goffredo Bettini.
L’intenzione e’ quella di ridare al partito una linea unitaria e definita. “Ho scelto di stare con Marino – dice Argentin – non per il testamento biologico ne’ perche’ sono disabile. Mi sono messa a disposizione di Roma e del Lazio perche’ detesto l’abuso di potere e la gente che decide per gli altri. Nel Pd in questo momento c’e’ una grande confusione e credo che Marino possa offrire una speranza che gli altri non possono dare. Il mio programma e’ molto concreto e aperto a tutti. Per questo motivo, terremo il nostro sito internet aperto e chiunque vorra’ dare idee e suggerimenti potra’ farlo fino al 25 settembre”.
Argentin poi spiega su cosa si basera’ principalmente il suo programma. “La mia battaglia sara’ fortemente incentrata sui diritti degli omosessuali. I gay – afferma – sono sempre piu’ visti come ‘feccia’, come diversi. La mia intenzione, allora, e’ quella di attuare nel Lazio cio’ che Paola Concia sta facendo a livello nazionale”.
Grande attenzione sara’ data anche al testamento biologico, al lavoro e alla giustizia. E proprio quest’ultima problematica “va presa realmente in mano, garantendo la tutela dei cittadini” perche’ “c’e’ molta violenza e pene non riconosciute”. Per quanto riguarda il lavoro “il precariato – avvisa – e’ quasi sempre subito dalle classi svantaggiate. Quindi sosterremo i servizi assistenziali che attualmente sono in mano a veri e propri monopoli”. Riguardo alle prossime elezioni regionali del 2010 e a possibili alleanze,
Argentin ha le idee chiare: “Se saro’ io il segretario regionale del Pd, non ci sara’ nessuna alleanza con l’Udc. Avvieremo un grande confronto con i circoli, ma non staro’ dentro un partito che avra’ un’alleanza con l’Udc, che ci farebbe perdere voti”. Poi, quasi per confermare la sua scelta, Argentin conclude con una battuta di spirito affermando che “se la Serracchiani ha detto di avere scelto Franceschini perche’ e’ simpatico, io scelgo Marino perche’ e’ un bel moro”. Marino ribadisce che i membri del Pd devono esprimersi in modo chiaro e netto sulle questioni, smettendo di dare giudizi diversi. “C’e’ una maggioranza nel nostro paese che non si riconosce negli stili di vita di Berlusconi – tuona Marino – e noi vogliamo che il Pd si esprima in modo chiaro. Sui primi respingimenti di immigrati, il partito ha dato tre posizioni diverse. Noi – afferma – abbiamo deciso di dire si’ o no in modo netto”.
Marino accenna al nucleare, spiegando che “Bersani non dice cosa vuole fare delle centrali. Noi esprimiamo un no chiaro, siamo per l’energia rinnovabile”. E riguardo alla laicita’ “bisogna non solo parlarne, ma sostenerla in parlamento. Vogliamo vedere – aggiunge – come Bersani e Franceschini l’affronteranno. Bersani – prosegue Marino – ha sostenuto il nostro testamento biologico, ma dovra’ affrontare Letta, che a suo tempo era a favore del decreto Berlusconi il quale stabiliva che continuasse l’alimentazione per Eluana Englaro”.
In merito alla corsa di Argentin per le regionali, Marino si dice “orgogliosissimo perche’ dara’ la possibilita’
di fare un’opposizione molto forte”. E tornando sulle elezioni del 2010 e su possibili accordi dice: “Noi non facciamo prima le alleanze ma innanzi tutto stabiliamo i nostri programmi e dopo saranno gli altri a dire se sono d’accordo con la nostra visione dei fatti. Ascoltiamo i territori e su questa base decidiamo cosa fare.
Abbiamo l’ambizione di essere il partito cerniera del centrosinistra”. Gli esponenti dal Pd hanno scelto, durante la presentazione della candidatura di Argentin, di indossare al braccio una fascia rossa perche’,
dice Marino “in questo momento viviamo un allarme dell’informazione, un attacco alla stampa libera. La
democrazia non e’ solo il diritto al voto, ma e’ anche potersi formare liberamente un’opinione e’ se questo viene impedito, e’ grave. Siamo scivolati al 73esimo posto a livello mondiale per quanto riguarda la liberta’ di stampa, cio’ significa – spiega – che se in questo momento chiedessimo di entrare nell’Unione Europea, non avremmo i requisiti necessari”.
Sull’assenza di qualsiasi corrente nella mozione Marino ritorna il senatore Bettini, il quale sostiene: “dopo aver demolito il 34 per cento, ed esserci accontentati del 26 per cento dei voti alle ultime elezioni, non vorrei che il Pd si accontenti di un milione di voti, ma arrivi ai 3 milioni e mezzo delle preferenze ottenute con Veltroni. La mozione Marino non ha alcun apparato dietro, ne’ nessuna corrente. L’immagine che e’ emersa nei media e’ quella di una battaglia tra Franceschini e Bersani. Cosa sbagliata perche’ noi contiamo di oltrepassare la barriera del 5 per cento nei circoli per arrivare alle primarie. Anche D’Alema ha riconosciuto che Marino ha svolto un buon lavoro. La sua candidatura -spiega – e’ la grande novita’. Non e’ un professionista politico ma ha una grande semplicita’ e concretezza. Vogliamo ritornare allo spirito iniziale del Pd per rinnovare la democrazia partecipata. È un voto utilissimo quello per Marino perche’ noi contiamo di vincere. I nostri voti – conclude – saranno determinanti. Non li daremo per logiche mercantili, ma porremo punti programmatici tostissimi e collaboreremo solo con chi li accettera’”. ( Fonte IL VELINO)
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