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Collocamento disabili, Battaglia:”Il Governo faccia chiarezza sul decreto Tremonti”

Di Archivio Comunicati

“Per quanto ambiguo nella formulazione, sono ormai diverse le amministrazioni pubbliche che bloccano il collocamento dei disabili sulla base di quanto previsto dall’art. 17 del Decreto 78 del 1 luglio 2009, le cosi dette misure anticrisi di Tremonti.

Se fosse questa l’interpretazione autentica la norma costituirebbe un attacco senza precedenti al diritto al lavoro delle persone disabili. Il decreto, infatti, comprometterebbe la possibilità di inserimento al lavoro di tanti giovani che hanno superato l’handicap in un difficile percorso di riabilitazione e formazione nella prospettiva di una piena integrazione nella società. Ma soprattutto lancerebbe un segnale negativo a tutto il mondo del lavoro, incentivando le imprese a venire meno ad un fondamentale dovere civile.

Nel difficile quadro economico e sociale che attraversa il Paese, non possono essere i disabili a pagare un prezzo così alto. Porre limiti all’inserimento al lavoro, non solo è inaccettabile sul piano etico, ma rischia di ricacciare nel circuito assistenziale, oltretutto con conseguente aggravio della spesa pubblica, persone che al contrario possono dare un contributo allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Il Governo faccia chiarezza, altrimenti non possiamo che augurarci che il Parlamento cancelli immediatamente questa ennesima norma antisociale del Governo Berlusconi. E, soprattutto, rilanci una iniziativa per una piena attuazione della legge 68 sul collocamento dei disabili sia nella pubblica amministrazione che nelle aziende private.”

Inaugurato il Comitato regionale per Mazzoli Segretario

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Il centrodestra tutti i giorni litiga, fa ripicche e ricatti. Berlusconi se la prende con la magistratura e intanto il paese reale sta male, ha un sacco di problemi. È ora di occuparsene ma noi siamo sempre in mezzo ai problemi di Berlusconi che attacca le procure. Ma gli italiani hanno altri problemi. Mi chiedo come sia possibile continuare cosi“.

Lo ha detto Pier Luigi Bersani partecipando all’inaugurazione del comitato romano di Alessandro Mazzoli, candidato della sua mozione alla segreteria del Pd Lazio. “Sono orgoglioso – ha detto il responsabile Economia del partito – di avere una dozzina di candidati alle segreterie regionali che sono sotto i quarant’anni: non me ne sono inventato nessuno, sono giovani ma di lungo corso“.

Bersani ha ribadito di essere “contrario al tema vecchio-giovane: gli italiani non ci capirebbero perché sono governati da un uomo di una certa età e per loro non è un problema. Tocca a noi far girare la ruota perché a poco a poco i giovani prendano la barra del timone e introdurre un meccanismo che li scelga non per cooptazione ma per merito“.

Sulla situazione amministrativa nella città capitolina, il responsabile Economia del Pd ha detto di non aver registrato “cose particolari o novità“, mentre Mazzoli ha notato che “dopo un anno e mezzo di governo Alemanno la città è ferma, non è stata intrapresa alcuna iniziativa seria per lo sviluppo della città. Non ci sono opere pubbliche importanti in campo“.

Come se non bastasse – ha proseguito il presidente della provincia di Viterbo – nell’Urbe “il clima è più pesante con episodi gravi di violenza e intolleranza che danno il segno di una regressione civile e culturale che non sono propri di una città come Roma. Dobbiamo essere pronti a mettere in campo un nuovo governo di centrosinistra“.

Bersani ha aggiunto sul tema che sarebbe necessario tornare a “considerare le città come luoghi di vita e di lavoro e a riprendere i contatti con questi luoghi. Poi ci vuole una grande idea di città. Con tanta fiducia bisogna mettersi a lavorare” e rendere l’esperienza di Alemanno “una parentesi“.

Sulla dialettica interna al partito sul congresso e alle primarie, Bersani ha detto che la discussione congressuale “merita più rispetto da parte degli organi di informazione perché metterà in campo energie nuove. Non facciamo un congresso perché abbiamo delle beghe, ma perché siamo un partito senza padrone: siamo come una famiglia: i problemi vengono quando non si discute mai, e noi in questi due anni abbiamo discusso poco“.

Bersani ha anche riaffermato che “non facciamo un congresso perché abbiamo delle beghe, ma perché siamo un partito senza padrone. Non ho mai pensato che potesse esistere il partito di un uomo solo. Un partito è una comunità di protagonisti, non di supporter, che devono discutere per poi decidere. Non dobbiamo litigare, ogni candidato deve dire cosa vuole cambiare e poi saranno gli elettori e gli iscritti a decidere“.

Dal candidato alla segreteria nazionale del Pd arriva una secca smentita alla voce secondo la quale sarebbero intercorsi accordi tra lui e un altro dei concorrenti alla guida del partito: “Agli organi di informazione chiedo rispetto – ha detto Bersani – non stiamo discutendo di poltrone, ma su come strutturare meglio la nostra proposta politica“. (fonte www.bersanisegretario.it)

Più info su www.mazzolisegretario.it

Scritte contro Alemanno, Morassut: Solidarietà al Sindaco. Vigilare contro il ritorno della violenza

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“Esprimo la solidarietà mia e del PD Lazio al sindaco Alemanno per le frasi ingiuriose e minacciose comparse la scorsa notte a Forte Bravetta”. Lo dichiara Roberto Morassut, segretario del PD Lazio.

“Sono segnali inquietanti – prosegue Morassut – da non sottovalutare. Ci sono le avvisaglie del rigurgito di un possibile ritorno di quel clima di odio che ha insanguinato la nostra città e tanto male ha fatto alla società italiana. “Per questo – conclude Morassut – è importante vigilare su quanto sta accadendo, così da stroncare sul nascere qualsiasi episodio di violenza fisica o verbale, senza indulgenza alcuna”.

Morassut: Solidarietà a Pacifici e alla Comunità Ebraica di Roma

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“Anche se l’episodio non è recente, esprimo la solidarietà mia e del PD Lazio a Riccardo Pacifici e a tutta la Comunità Ebraica di Roma per il vile atto di cui è stata oggetto l’abitazione del Presidente della Comunità Ebraica di Roma”. Lo dichiara Roberto Morassut, segretario del PD Lazio.

“Si tratta – prosegue Morassut – dell’ennesima conferma del clima d’intolleranza e odio che si sta
diffondendo nella città. A questo punto non servono e non bastano più le condanne verbali ma occorrono interventi concreti per spezzare questa spirale che rischia di avvelenare la convivenza civile dopo anni di armonia e integrazione. Da questo punto di vista non aiutano segnali, come la nomina di Andrini ai vertici AMA, che rischiano di legittimare e incoraggiare quanti in questi anni hanno percorso le vie della violenza e dell’intolleranza”.

“La Comunità Ebraica – conclude Morassut – è stata e sarà sempre, in particolare a Roma, un baluardo contro
l’intolleranza e un riferimento sicuro per la difesa della democrazia e della libertà”.

Presentata la candidatura di Ileana Argentin a Segretario PD Lazio

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Una politica incentrata sul rispetto dei diritti, contro le discriminazioni e che sia libera e lontana da qualsiasi corrente, ma che al tempo stesso dia delle risposte chiare e certe. Sono questi i punti fondamentali su cui si basa il programma elettorale di Ileana Argentin, candidata alla segreteria del Pd Lazio e sostenitrice al congresso della mozione di Ignazio Marino. Argentin, membro della commissione Affari sociali della Camera, ha presentato questa mattina le linee su cui vertera’ la sua campagna elettorale insieme al candidato nazionale alla segreteria del Pd Marino e al senatore Goffredo Bettini.

L’intenzione e’ quella di ridare al partito una linea unitaria e definita. “Ho scelto di stare con Marino – dice Argentin – non per il testamento biologico ne’ perche’ sono disabile. Mi sono messa a disposizione di Roma e del Lazio perche’ detesto l’abuso di potere e la gente che decide per gli altri. Nel Pd in questo momento c’e’ una grande confusione e credo che Marino possa offrire una speranza che gli altri non possono dare. Il mio programma e’ molto concreto e aperto a tutti. Per questo motivo, terremo il nostro sito internet aperto e chiunque vorra’ dare idee e suggerimenti potra’ farlo fino al 25 settembre”.

Argentin poi spiega su cosa si basera’ principalmente il suo programma. “La mia battaglia sara’ fortemente incentrata sui diritti degli omosessuali. I gay – afferma – sono sempre piu’ visti come ‘feccia’, come diversi. La mia intenzione, allora, e’ quella di attuare nel Lazio cio’ che Paola Concia sta facendo a livello nazionale”.

Grande attenzione sara’ data anche al testamento biologico, al lavoro e alla giustizia. E proprio quest’ultima problematica “va presa realmente in mano, garantendo la tutela dei cittadini” perche’ “c’e’ molta violenza e pene non riconosciute”. Per quanto riguarda il lavoro “il precariato – avvisa – e’ quasi sempre subito dalle classi svantaggiate. Quindi sosterremo i servizi assistenziali che attualmente sono in mano a veri e propri monopoli”. Riguardo alle prossime elezioni regionali del 2010 e a possibili alleanze,

Argentin ha le idee chiare: “Se saro’ io il segretario regionale del Pd, non ci sara’ nessuna alleanza con l’Udc. Avvieremo un grande confronto con i circoli, ma non staro’ dentro un partito che avra’ un’alleanza con l’Udc, che ci farebbe perdere voti”. Poi, quasi per confermare la sua scelta, Argentin conclude con una battuta di spirito affermando che “se la Serracchiani ha detto di avere scelto Franceschini perche’ e’ simpatico, io scelgo Marino perche’ e’ un bel moro”. Marino ribadisce che i membri del Pd devono esprimersi in modo chiaro e netto sulle questioni, smettendo di dare giudizi diversi. “C’e’ una maggioranza nel nostro paese che non si riconosce negli stili di vita di Berlusconi – tuona Marino – e noi vogliamo che il Pd si esprima in modo chiaro. Sui primi respingimenti di immigrati, il partito ha dato tre posizioni diverse. Noi – afferma – abbiamo deciso di dire si’ o no in modo netto”.

Marino accenna al nucleare, spiegando che “Bersani non dice cosa vuole fare delle centrali. Noi esprimiamo un no chiaro, siamo per l’energia rinnovabile”. E riguardo alla laicita’ “bisogna non solo parlarne, ma sostenerla in parlamento. Vogliamo vedere – aggiunge – come Bersani e Franceschini l’affronteranno. Bersani – prosegue Marino – ha sostenuto il nostro testamento biologico, ma dovra’ affrontare Letta, che a suo tempo era a favore del decreto Berlusconi il quale stabiliva che continuasse l’alimentazione per Eluana Englaro”.

In merito alla corsa di Argentin per le regionali, Marino si dice “orgogliosissimo perche’ dara’ la possibilita’
di fare un’opposizione molto forte”. E tornando sulle elezioni del 2010 e su possibili accordi dice: “Noi non facciamo prima le alleanze ma innanzi tutto stabiliamo i nostri programmi e dopo saranno gli altri a dire se sono d’accordo con la nostra visione dei fatti. Ascoltiamo i territori e su questa base decidiamo cosa fare.

Abbiamo l’ambizione di essere il partito cerniera del centrosinistra”. Gli esponenti dal Pd hanno scelto, durante la presentazione della candidatura di Argentin, di indossare al braccio una fascia rossa perche’,
dice Marino “in questo momento viviamo un allarme dell’informazione, un attacco alla stampa libera. La
democrazia non e’ solo il diritto al voto, ma e’ anche potersi formare liberamente un’opinione e’ se questo viene impedito, e’ grave. Siamo scivolati al 73esimo posto a livello mondiale per quanto riguarda la liberta’ di stampa, cio’ significa – spiega – che se in questo momento chiedessimo di entrare nell’Unione Europea, non avremmo i requisiti necessari”.

Sull’assenza di qualsiasi corrente nella mozione Marino ritorna il senatore Bettini, il quale sostiene: “dopo aver demolito il 34 per cento, ed esserci accontentati del 26 per cento dei voti alle ultime elezioni, non vorrei che il Pd si accontenti di un milione di voti, ma arrivi ai 3 milioni e mezzo delle preferenze ottenute con Veltroni. La mozione Marino non ha alcun apparato dietro, ne’ nessuna corrente. L’immagine che e’ emersa nei media e’ quella di una battaglia tra Franceschini e Bersani. Cosa sbagliata perche’ noi contiamo di oltrepassare la barriera del 5 per cento nei circoli per arrivare alle primarie. Anche D’Alema ha riconosciuto che Marino ha svolto un buon lavoro. La sua candidatura -spiega – e’ la grande novita’. Non e’ un professionista politico ma ha una grande semplicita’ e concretezza. Vogliamo ritornare allo spirito iniziale del Pd per rinnovare la democrazia partecipata. È un voto utilissimo quello per Marino perche’ noi contiamo di vincere. I nostri voti – conclude – saranno determinanti. Non li daremo per logiche mercantili, ma porremo punti programmatici tostissimi e collaboreremo solo con chi li accettera’”. ( Fonte IL VELINO)

Più info : http://www.ileanaargentin.it/

Morassut: Il mancato scioglimento di Fondi è una resa alla criminalità. Nelle prossime settimane grande manifestazione

Di Provincia di Latina, Archivio Comunicati Nessun commento

“La mancata decisione del Consiglio dei Ministri sullo scioglimento del Comune di Fondi è una resa alla criminalità organizzata, tanto più grave nel giorno in cui si verifica un inquietante attentato dinamitardo nella città, alla faccia della tanto sbandierata sicurezza”. Lo dichiara Roberto Morassut, segretario del PD Lazio.

“Il Governo e il Presidente del Consiglio – prosegue Morassut – si assumono una responsabilità pesantissima. Il PD è impegnato perché a Fondi e nel basso Pontino si produca una rivolta civile contro questo intreccio tra politica e malaffare che colpevolmente il Governo sembra coprire”.

“Organizzeremo nelle prossime settimane una grande manifestazione popolare regionale aperta a tutte le associazioni, alle organizzazioni sindacali, alle organizzazioni delle imprese, al mondo della società civile impegnato nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata alla quale spero partecipino anche gli esponenti del centrodestra che non condividono la piega che sta prendendo la vicenda di Fondi. I cittadini, i lavoratori e gli imprenditori onesti di Fondi – conclude Morassut – non sono soli”.

Comune di Fondi, Morassut: I cittadini sappiano che il PD non li abbandonerà

Di Provincia di Latina, Archivio Comunicati Un commento

”E’ tardi. Domani il governo ha l’ultima occasione per sciogliere il Comune di Fondi. E non puo’ permettersene altre: nella lotta alla mafia, lo Stato non puo’ permettersi incertezze e ambiguita’. In ogni caso, di una cosa i cittadini onesti di Fondi possono essere certi: il Partito Democratico non li abbandonera”’. Lo ha detto, in una nota, il segretario regionale del Pd del Lazio Roberto Morassut.

”Le numerose prese di posizione assunte oggi dagli esponenti del Pd su Fondi sono un segnale molto chiaro in questo senso – ha aggiunto Morassut – Sono una testimonianza dell’attenzione e dell’impegno che intendiamo profondere per il sud-pontino. Finche’ nel territorio di Fondi non sara’ ristabilita una piena
legalita’, il Pd continuera’ a stare al fianco dei cittadini per bene di Fondi. Se necessario, anche con una seconda iniziativa dopo quella organizzata da Walter Veltroni”