Si chiude, con un risultato a sorpresa la sfida tra gli iscritti al PD Lazio. Contro ogni pronostico la mozione Franceschini/Morassut vince la sfida tra gli iscritti. Un risultato straordinario, soprattutto perché si tratta di un dato comprensivo di tutte e cinque le province della regione, quindi un dato non parziale, e si considera la sproporzione delle forze e delle risorse in campo.
È giusto ricordare che gli iscritti non sono stati chiamati ad eleggere gli organismi dirigenti, compito deputato alle primarie, ma a sottoscrivere le candidature (infatti chi non avesse raggiunto il 5% dei consensi non avrebbe potuto candidarsi alle primarie).
Alla data del 30 settembre, queste i dati complessivi e la suddivisione dei consensi tra le mozioni:
Su 509 circoli, votanti 57962 pari al 69%
Candidati alla segreteria nazionale:
• Franceschini 25.694 pari al 44,1%
• Bersani 24.694 42,2%
• Marino 7.825 13,4%
Candidati alla segreteria regionale:
• Morassut 25.585 44,5%
• Mazzoli 24.219 42,1%
• Argentin 7.700 13,5%
Queste le percentuali suddivise per province
Roma città
• Bersani 10.043 55%
• Franceschini 5.199 29%
• Marino 2.914 16,3%
• Mazzoli 9.606 54%
• Morassut 5.525 31%
• Argentin 2.801 16%
Provincia di Roma
• Bersani 7.902 40%
• Franceschini 10.823 55%
• Marino 984 5%
• Mazzoli 7.659 39,6%
• Morassut 10.671 55%
• Argentin 1.018 5,2%
Latina e Provincia
• Bersani 2.083 43%
• Franceschini 2.349 48%
• Marino 421 9%
• Mazzoli 1.963 41%
• Morassut 2.348 49%
• Argentin 519 11%
Viterbo e Provincia
• Bersani 2.459 42%
• Franceschini 3.183 54%
• Marino 232 4%
• Mazzoli 2.613 45%
• Morassut 3.042 52%
• Argentin 199 3%
Rieti e Provincia
• Bersani 963 31%
• Franceschini 1.910 62%
• Marino 197 6%
• Mazzoli 958 31%
• Morassut 1.860 61%
• Argentin 244 8%
Frosinone e Provincia
• Bersani 1.244 19%
• Franceschini 2.230 34%
• Marino 3.077 47%
• Mazzoli 1.420 22%
• Morassut 2.139 33%
• Argentin 2.953 45%
Terminata questa prima fase ora comincia la sfida vera e propria, quella delle elezioni primarie, in cui non solo gli iscritti, ma tutti gli elettori del PD saranno chiamati ad eleggere il segretario nazionale, il segretario regionale e le assemblee (nazionale e regionale). Si tratta di un fatto di assoluto rilievo democratico, unico in Italia, in cui una platea vastissima è chiamata ad esprimersi e a decidere sui massimi organismi dirigenti del partito. Ogni elettore, domenica 25 ottobre, presentandosi nel gazebo più vicino al suo seggio elettorale, munito di tessera elettorale e versando 2 € potrà votare. È una scelta coraggiosa, di grande trasparenza, in tempi in cui la politica non offre molte sedi di confronto e spesso provoca la disaffezione dei cittadini.