“Il Governo di centrodestra ha le mani legate. E’ quanto dimostra la scandalosa decisione assunta questa mattina dal Consiglio dei Ministri sul commissariamento del Comune di Fondi, in barba non solo ai risultati prodotti dalle indagini della magistratura, dalle richieste del Prefetto Frattasi, ma anche da quanto richiesto da Maroni. Berlusconi, tra un attacco alla Corte Costituzionale e un insulto al Presidente della Repubblica, per meri calcoli elettorali, sceglie, sul caso Fondi, di girare la faccia dall’altra parte. E’ un fatto gravissimo, un precedente pericoloso che mina la lealtà verso quei corpi dello Stato impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata.
La lotta alle mafie e alle infiltrazioni nel Lazio e nella Capitale entra a questo punto di prepotenza nel dibattito elettorale delle prossime regionali del 2010. Regole, trasparenza, legalità diventino le bandiere del centrosinistra”. E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Politiche per la Casa alla Pisana, Giovanni Carapella.
“È scandaloso che il Governo Berlusconi, attraverso la mancata decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere il Comune di Fondi, abbia così consentito agli amministratori in carica di dimettersi per poi potersi ricandidare alle prossime elezioni di marzo”.
Lo dichiara Roberto Morassut, segretario del PD Lazio.
“Si tratta di un chiaro segnale, una resa incondizionata alla criminalità organizzata. Alla faccia della tanto sbandierata sicurezza. Il Governo e il Ministro dell’Interno – prosegue Morassut – si sono assunti una responsabilità pesantissima”.
“Nei prossimi mesi – conclude Morassut – ci impegneremo perché a Fondi e nel basso Pontino si produca una rivolta civile contro questo intreccio tra politica e malaffare che colpevolmente il Governo sembra ignorare”.
“Dopo oltre un anno di colpevole impasse, Il Governo partorisce il topolino, e sul Comune di Fondi prende una decisione gravissima nel metodo e nel merito. Stabilisce infatti di commissariare l’amministrazione, non per infiltrazioni mafiose, comprovate lunghe e accurate indagini della magistratura, bensì per non meglio specificati motivi tecnico-amministrativi. Una manovra che consentirà, di fatto, agli amministratori uscenti, alcuni dei quali indagati, di potersi ricandidare alla guida del Comune alle prossime elezioni senza che, nel frattempo, il commissario designato abbia ricevuto il mandato di agire in profondità per liberare l’amministrazione comunale dalle infiltrazioni che la infestano.
Commissariare il Comune per motivi di mafia avrebbe significato, infatti, il riconoscimento da parte del Governo della gravità della situazione in tutto il sud pontino, dove la criminalità organizzata è ormai una presenza stanziale. Lungi dal fare questo, il Governo con una manovra tanto paradossale quanto vergognosa, non solo favorisce la ricandidatura degli stessi amministratori locali indagati ma, per giunta, fornisce loro la possibilità di andare al voto a marzo con un argomento politico forte come il mancato riconoscimento di infiltrazione mafiosa.
Un “capolavoro” cui va aggiunta la non meno eclatante circostanza che, per la prima volta nella storia della Repubblica, vede un Ministro, quello degli Interni, pubblicamente sconfessato dai suoi colleghi: se Maroni intende rispettare il ruolo di rappresentante dei cittadini è bene che agisca di conseguenza e rassegni, immediate, le sue dimissioni.” E’ quanto dichiara la Presidente della Commissione Sicurezza alla Pisana, Luisa Laurelli.
“L’immobilismo del Governo, più volte denunciato, rispetto alla questione Fondi sta oramai assumendo le sembianze di una resa. Le comprovate implicazioni camorristiche all’interno della Giunta del comune pontino, ampiamente documentate e sostenute dai risultati di indagini condotte della magistratura, stanno mettendo a serio rischio non solo la vita democratica di un territorio, ma anche la credibilità dello Stato e del ruolo di garante della legalità che esso è chiamato a ricoprire. Mi unisco pertanto alla richiesta di Veltroni affinché nella prossima riunione del Consiglio dei Ministri che si terrà domani la questione Fondi, non solo venga affrontata, ma anche definitivamente risolta. E’ la stessa richiesta che l’altro giorno campeggiava sugli striscioni dietro i quali hanno sfilato migliaia di cittadini fondani chiedendo legalità e democrazia”. E’ quanto afferma la Presidente della Commissione Sicurezza alla Pisana, Luisa Laurelli.
“La mancata decisione del Consiglio dei Ministri sullo scioglimento del Comune di Fondi è una resa alla criminalità organizzata, tanto più grave nel giorno in cui si verifica un inquietante attentato dinamitardo nella città, alla faccia della tanto sbandierata sicurezza”. Lo dichiara Roberto Morassut, segretario del PD Lazio.
“Il Governo e il Presidente del Consiglio – prosegue Morassut – si assumono una responsabilità pesantissima. Il PD è impegnato perché a Fondi e nel basso Pontino si produca una rivolta civile contro questo intreccio tra politica e malaffare che colpevolmente il Governo sembra coprire”.
“Organizzeremo nelle prossime settimane una grande manifestazione popolare regionale aperta a tutte le associazioni, alle organizzazioni sindacali, alle organizzazioni delle imprese, al mondo della società civile impegnato nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata alla quale spero partecipino anche gli esponenti del centrodestra che non condividono la piega che sta prendendo la vicenda di Fondi. I cittadini, i lavoratori e gli imprenditori onesti di Fondi – conclude Morassut – non sono soli”.
”E’ tardi. Domani il governo ha l’ultima occasione per sciogliere il Comune di Fondi. E non puo’ permettersene altre: nella lotta alla mafia, lo Stato non puo’ permettersi incertezze e ambiguita’. In ogni caso, di una cosa i cittadini onesti di Fondi possono essere certi: il Partito Democratico non li abbandonera”’. Lo ha detto, in una nota, il segretario regionale del Pd del Lazio Roberto Morassut.
”Le numerose prese di posizione assunte oggi dagli esponenti del Pd su Fondi sono un segnale molto chiaro in questo senso – ha aggiunto Morassut – Sono una testimonianza dell’attenzione e dell’impegno che intendiamo profondere per il sud-pontino. Finche’ nel territorio di Fondi non sara’ ristabilita una piena
legalita’, il Pd continuera’ a stare al fianco dei cittadini per bene di Fondi. Se necessario, anche con una seconda iniziativa dopo quella organizzata da Walter Veltroni”