“Il Consiglio di Stato ha confermato le nostre ragioni ed ha definitivamente bloccato gli aumenti dei pedaggi autostradali. Si chiude così una vicenda che aveva ingiustamente posto a carico dei pendolari un balzello illegittimo. Non è una vittoria dell’Amministrazione provinciale ma del territorio e dei cittadini che abbiamo ritenuto corretto difendere e tutelare insieme alle associazioni dei consumatori che chiedono giustamente l’estensione dell’ordinanza a tutto il territorio nazionale”. E’ quanto dichiara, in una nota, il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, in merito alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato contro l’aumento dei pedaggi autostradali decisi dal Governo a luglio scorso.
Il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, nelle vesti di presidente dell’Assemblea regionale del Pd, ha scritto una lettera al segretario del Partito democratico del Lazio Alessandro Mazzoli sollecitandone la convocazione dell’assemblea regionale per eleggere il nuovo segretario. ”Come sai nell’ultima Assemblea regionale – scrive Melilli – e’ stato approvato all’unanimita’ un ordine del giorno che prevedeva la convocazione di un’assemblea regionale entro il mese di giugno nella quale si sarebbe dovuto eleggere il nuovo segretario e il nuovo presidente o avviare le procedure per le primarie. Da tempo cerco di avere il tuo assenso per la convocazione dell’assemblea, senza riuscirci. Nonostante le sollecitazioni che ricevo reputo inopportuno che il presidente proceda alla convocazione di un’assemblea con all’ordine del giorno l’elezione di un nuovo segretario senza il tuo consenso. Non credo che tutto cio’ faccia bene al partito ma la scelta riguarda in primis la tua persona. Comunque – conclude Melilli – visto che a partire da venerdi’ saro’ fuori Roma per qualche giorno, se vorrai potrai concordare con la vicepresidente la convocazione dell’assemblea”
“La modifica della giunta è stata ridotta a poco più di un atto burocratico. Quanto in corso alla Pisana è un fatto grave e, a peggiorare la situazione, è l’assenza del presidente Renata Polverini. Credevo che dopo le manifestazioni di massa avvenute a Rieti, in sostegno dell’ormai ex assessore Antonio Cicchetti, fossero sufficienti per sollecitare un intervento in merito. La mancanza di spiegazioni del presidente, che ha allargato la giunta all’Udc, modificandone sostanzialmente la natura, è motivo ulteriore di riflessione dopo la pesante decisione a danno dell’intero territorio reatino che, ancora una volta, non riceve argomentazioni per quanto accaduto. Questa è l’ennesima testimonianza della pressoché nulla considerazione che la Regione di Renata Polverini ha per Rieti”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del Pd Mario Perilli
”Bene ricorso al Tar, annunciato dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e dal presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli, contro l’aumento dei pedaggi autostradali che tartassano i cittadini della capitale e della sua provincia. Certo della sensibilità del presidente Renata Polverini, chiedo che renda possibile lo stesso impegno della Regione Lazio in questo senso”. Lo dichiara Bruno Astorre, vicepresidente del Consiglio regionale Lazio.
“Mercoledi prossimo porterò in aula del consiglio regionale, la protesta e la difesa del servizio sanitario reatino”. Lo ha annunciato il consigliere regionale reatino Mario Perilli facendo appello ”a tutte
le forze politiche, sindacali e della società civile”. “La Giunta Regionale – spiega – non puo’ far sparire i
servizi sanitari della provincia di Rieti. Da una parte il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli sta difendendo l’esistenza del territorio provinciale, dall’altra il presidente della Regione Renata Polverini inizia a far sparire il servizio più importante: la sanità. Non basta una telefonata al sindaco di Amatrice, per nascondere la reale portata del progetto dei tagli scritti nel piano di rientro della nuova giunta regionale”. ”Un colpo letale, con un superamento dell’ospedale di Amatrice che non può essere accettato, – precisa – d’altronde la stessa Polverini aveva anticipato i contenuti del piano tagli a ‘Porta a Porta’, dove aveva annunciato l’immediata chiusura di 10 ospedali, tra questi quello di Amatrice”. Perilli ha aggiunto che ”ricordo che quando fu stilato il piano di rientro con la precedente giunta, salvammo gli ospedali montani, ora tra questi, solo quello di Amatrice viene tagliato”. Ed ancora, ”cosa proporrà la Presidente Polverini, una riconversione? La stessa alla quale ci siamo opposti con forza e che non abbiamo attuato, mantenendo la struttura del ‘Grifoni’ così come era. Non prendessero in giro la popolazione di Amatrice e di tutta la valle del Velino. La battaglia poi sarà sulla illogica soluzione delle macroaree che porterà il nostro territorio a situazioni di marginalità imbarazzanti, con pericolo della chiusura dell’Ospedale di Magliano”
“Un documento devastante non solo per la sanità ma anche per l’intero territorio reatina”. E’ questo il commento, espresso in una nota, al Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, presentato dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, da parte del presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, del consigliere regionale Mario Perilli e del consigliere provinciale con delega alla Sanità, Paolo Bigliocchi, “Con la divisione della Regione Lazio in quattro macro-aree – dichiara il presidente Melilli – scompare in pratica il diritto dei cittadini della provincia di Rieti di avere i posti di riabilitazione e di lungodegenza previsti dagli standard nazionali e per i quali nella scorsa legislatura nazionale abbiamo tenacemente combattuto: il fabbisogno di questi posti che sono stati riconosciuti al nostro territorio viene di fatto annullato dall’eccesso di offerta presente in altre zone della macroarea dove siamo stati inseriti. Drammatica è la scomparsa dell’ospedale di Amatrice – continua Melilli – che fa perdere un presidio ospedaliero in una zona distante oltre 60 chilometri dall’ospedale di Rieti e che rischia di diventare probabilmente una residenza sanitaria assistita, a discapito di altre zone del nostro territorio dove queste erano state già previste. Per questo motivo domani parteciperò alle celebrazioni del 2 giugno ad Amatrice insieme al sindaco Pirozzi per manifestare solidarietà alla comunità amatriciana. Ma visti i tagli che si profilano nella seconda parte della manovra sono preoccupato anche per l’ospedale di Magliano. E’ davvero una situazione paradossale, la Polverini in pratica inizia a smantellare le Province prima che lo faccia il Governo. Vorrei capire infine – conclude Melilli – che senso abbia tenere in piedi un’organizzazione elefantiaca come quella della Regione Lazio quando questa è chiamata a gestire soltanto il 20 per cento dell’intero bilancio regionale, dato che il restante 80 per cento è gestito direttamente e autonomamente dal Commissario alla Sanità e cioè la presidente Polverini”. “Una delle cose più gravi – riprende il consigliere regionale Perilli – è che la Polverini abbia presentato un documento così importante e rilevante per i cittadini del Lazio senza permettere al Consiglio regionale di discuterne come credo sia giusto e normale. Tra l’altro – continua Perilli – ci è stato detto che questo Piano si è reso necessario per evitare l’aumento delle tasse, sono convinto invece che le aliquote regionali aumenteranno lo stesso. L’unica cosa che emerge chiaramente è che con l’istituzione delle macroaree viene esaltato il ruolo centripeto di Roma: pensate al de’ Lellis che da ospedale di riferimento dell’intera provincia rischia di divenire un ospedale di periferia. La Polverini – conclude Perilli – dimostra ancora una volta di avere una idea sbagliata di Regione, sempre incentrata su Roma, e soprattutto contraddice quanto promesso in campagna elettorale sia ad Amatrice che a Magliano Sabina”. “Leggendo il testo del documento – commenta invece il consigliere provinciale Bigliocchi – emerge come l’argomento Sanità sia stato affrontato da chi di Sanità conosce poco, tenendo conto solo di criteri economici e non delle specificità e delle necessità di questa materia e dei territori su cui va ad incidere. Sulla lungodegenza e sulle acuzie nessun taglio è stato previsto per la città di Roma, a tutto discapito dei territori provinciali. Ci auguravamo – continua il consigliere provinciale – che la Polverini avesse il coraggio di ridiscutere il Piano di rientro deciso dal Governo come promesso prima delle elezioni, ma così non è stato. Adesso – conclude Bigliocchi – ci troviamo davanti a un decreto che parla solo di tagli e che non dice nulla di investimenti e prospettive future”.
Se dovevamo avere la prova di chi comanda nel Governo Berlusconi, ora l’abbiamo. Con la decisione di abolire le province sotto ai 220.000 abitanti, la maggior parte degli enti di area vasta coinvolti in questo indiscriminato taglio, appartengono al territorio del centro sud italiano. La mannaia ha risparmiato, naturalmente, tutte le province sottodimensionate del nord, che hanno la ‘prerogativa’ di essere confinanti con stati esteri e appartenenti a regioni a Statuto Speciale, salvaguardando così le province leghiste. Con questa scelta sparisce la provincia di Rieti e con lei i servizi necessari per un territorio che ha sempre fatto la sua parte per la crescita di questa Regione”. E’ quanto dichiara in una nota il consigliere regionale del Pd Mario Perilli: “La presidente Polverini, ha annunciato di voler tagliare, gli ospedali sottodimensionati, e quindi quelli di Magliano ed Amatrice. Per non parlare della scuola primaria, già semi cancellata dal Ministro Gelmini. L’annuncio poi, dell’aumento delle tasse regionali, era l’ultima decisione del governo di centro destra che mette le mani nelle tasche dei cittadini fin troppo vessati. Insieme al Presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli, ci impegneremo affinchè la nostra provincia rimanga tale. Rimane il fatto che i cittadini del Lazio hanno scelto di eleggere Renata Polverini alla presidenza della Regione Lazio, e Berlusconi alla guida del Governo; ora spero si rendano conto dell’errore madornale che hanno commesso”.