“Dopo cinque anni il presidente Zingaretti e la sua squadra chiudono una straordinaria stagione di Amministrazione in cui il centrosinistra ha dimostrato ancora una volta di avere idee, donne e uomini di
qualità che mettono i cittadini e i problemi della comunità al primo posto”. Lo scrive in un comunicato il segretario del Pd del Lazio, Enrico Gasbarra. “Un bilancio superlativo considerato anche il complesso periodo che il Paese e gli Enti locali hanno vissuto e stanno ancora vivendo, ma in nessuna occasione l’Amministrazione Zingaretti ha scelto la strada della rassegnazione nè del facile populismo, ma ha saputo reagire con determinazione per contrastare la crisi che ha colpito Roma e la sua provincia. La compattezza, lo spirito costruttivo, il rispetto dell’istituzione della maggioranza che ha sostenuto il presidente Zingaretti e le scelte di governo portate avanti in questi anni sono alla base del bilancio positivo di un modello che – conclude Gasbarra – sono certo Nicola saprà portare alla Regione Lazio”.
Il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra, ha proposto alla Direzione regionale del partito, in base all’articolo 4 comma 2 del regolamento delle primarie per i parlamentari fissate nel Lazio il 30 dicembre, di diminuire la percentuale delle firme da raccogliere per candidarsi alla consultazione, dal 5 al 3% degli iscritti nel 2011. “Le primarie per i parlamentari sono un passaggio epocale per la politica e per l’Italia. Sarà una grande festa di idee, di passione e di competizione che deve essere costruttiva e rispettosa del patrimonio straordinario che è rappresentato dal popolo del Pd. Ringrazio già oggi, le migliaia di volontari – ha concluso Gasbarra – che il 30 saranno in campo per consentire lo svolgimento di un’altra straordinaria prova di democrazia”.
“Finalmente, con la firma del Decreto di indizione da parte del Prefetto Giuseppe Pecoraro, abbiamo una data certa, ufficiale e definitiva per lo svolgimento delle prossime elezioni regionali. Coerentemente con questa novità e con la mia scelta di candidarmi alla Presidenza della Regione Lazio, ho consegnato alla Presidente del Consiglio Provinciale, Giuseppina Maturani, le mie dimissioni da Presidente della Provincia di Roma, che diventeranno efficaci, come previsto dalla legge, decorso il termine di 20 giorni. Fino a quel momento continuerò ad essere al servizio dell’Istituzione che ho guidato con orgoglio in questi cinque anni”. È quanto dichiara in una nota Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma.
Il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, in qualità di commissario ad acta, ha firmato oggi il decreto con il quale ha rinnovato le elezioni regionali del Lazio fissandole per i giorni di domenica 3 febbraio e lunedì 4 febbraio 2013. Il decreto, che modifica la data delle elezioni indette dal Presidente della Regione Lazio per il 10 e 11 febbraio 2013, è stato adottato in attuazione della delega conferita il 6 dicembre u.s.dal Ministro dell’Interno, incaricato dal Presidente del TAR Lazio, Sez.II bis, con decreto monocratico n.4388/2012 del 5 dicembre 2012.
PROVINCIA | PIERLUIGI BERSANI | MATTEO RENZI | BIANCHE NULLE | TOTALE | VALIDI | ||
FROSINONE | 11.605 | 61,95% | 7.127 | 38,05% | 45 | 18.777 | 18.732 |
LATINA | 9.835 | 62,68% | 5.855 | 37,32% | 37 | 15.727 | 15.690 |
RIETI | 5.087 | 66,09% | 2.610 | 33,91% | 32 | 7.729 | 7.697 |
VITERBO | 10.175 | 58,78% | 7.136 | 41,22% | 66 | 17.377 | 17.311 |
ROMA | 101.936 | 70,40% | 42.851 | 29,60% | 242 | 145.029 | 144.787 |
PROVINCIA ROMA | 141.189 | 69,30% | 62.554 | 30,70% | 341 | 204.084 | 203.743 |
TOTALE LAZIO | 279.827 | 68,59% | 128.133 | 31,41% | 763 | 408.723 | 407.960 |
SCARICA IL PDF CON I RISULTATI DIVISI PER PROVINCIA
Questa e’ seria. Alle 13 avevano votato nel Lazio, per le primarie del centrosinistra, 115.400 elettori, facendo registrare un calo del 12% rispetto al primo turno di una settimana fa. A Roma hanno votato, alle 13, 70.000 aventi diritto, in provincia di Roma 23.500, a Viterbo 5.000, a Frosinone 6.800, a Latina 7.000 e a Rieti 3.100.
“Il Comitato Italia Bene Comune del Lazio rende noto che le commissioni provinciali hanno preso in esame 17.847 richieste di nuova registrazione nell’albo degli elettori per il ballottaggio, pervenute il 29 e il 30 novembre. A norma delle delibera 25 e 26 del coordinamento nazionale, e delle indicazioni del Collegio dei garanti, le commissioni hanno accolto 1849 richieste, così ripartite: nella città di Roma 753; nella provincia di Roma, 700; nella provincia di Latina, 273; nella provincia di Frosinone 58; nella provincia di Viterbo 18; nella provincia di Rieti 47. I 1849 elettori, a cui è stato accordato il diritto di voto, riceveranno entro stasera comunicazione dell’accoglimento della loro richiesta”. Lo rende noto in un comunicato Francesco D’Ausilio, del Comitato Italia Bene Comune del Lazio.
“I Giovani Democratici del Lazio aderiscono alla manifestazione di domani, sabato 1° dicembre a Colleferro, “Insieme per lo sviluppo”, organizzata dai sindacati e dalle istituzioni della Valle del Sacco. Vogliamo chiedere alle istituzioni interventi straordinari per la ripresa delle attività produttive, soprattutto nell’ottica della riqualificazione ambientale. In piazza ci saranno anche i lavoratori Alstom, Kss, Italcementi, Gaia e Videocom”. Lo dichiarano in una nota il segretario dei Gd del Lazio, Eugenio Levi, e la responsabile Lavoro, Silvia Carocci. “Lo smantellamento della stragrande maggioranza delle aziende presenti nella Valle del Sacco – continuano Levi e Carocci – dovuto agli effetti di una crisi che si sta consumando a livello internazionale e nazionale, non è stato, fino ad oggi, contrastato da alcun provvedimento che potesse ridare speranza all’esercito di lavoratori in cassa integrazione e disoccupati dell’area. E’ totalmente inaccettabile l’assenza della Regione Lazio, in questi ultimi due anni, rispetto all’emergenza del polo industriale di Anagni-Colleferro. La giunta Polverini non ha adottato gli indispensabili interventi strutturali che avrebbero ridato fiato alle aziende in difficoltà. A questo proposito, crediamo che un nuovo sviluppo che crei occupazione, guardando al risanamento ambientale, dovrà essere al centro dell’agenda politica ed economica della nuova Regione”.
L’azienda Sigma Tau di Pomezia ha presentato un ulteriore piano industriale che prevede l’esubero di altri 146 lavoratori che vanno ad aggiungersi ai 232 in cigs da gennaio 2012. Va posto un freno alla continua e inarrestabile perdita di posti di lavoro, il territorio laziale non è più in grado di sopportarne altri e cosa ancora più drammatica come nel caso della Sigma Tau che a farne le spese sono i lavoratori che si occupano di ricerca, l’abbandono progressivo dei centri di ricerca non fa altro che depauperare i distretti industriali che sono un valore aggiunto per le aziende!
Bisogna utilizzare strumenti innovativi di politica attiva del lavoro per la gestione delle problematiche occupazionali evidenziate dalla società. Presenterò a breve una interrogazione parlamentare al ministro dello sviluppo economico Corrado Passera affinché assuma di persona questa vertenza.
“I ripetuti blitz che da mesi ormai vedono protagonisti i licei della Capitale stanno diventando pericolosi per la democrazia e la convivenza della nostra comunità. Cosa sta succedendo nella nostra città?”. Lo scrive in un comunicato il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra. “Sembra il preludio di una nuova stagione in cui c’è chi vuole rigettare i germi di anni grigi, di anni drammatici che non possiamo e non dobbiamo far rivivere ai nostri giovani che hanno il diritto ad avere un futuro e a non tornare indietro”. “Diventa quindi urgente capire subito cosa c’e dietro e chi sono i cattivi maestri che ispirano azioni di violenza che sono in una fase di escalation. Sarebbe – aggiunge Gasbarra – da irresponsabili sottovalutare la situazione. Il Pd Lazio condanna senza se e senza ma, i blitz violenti nelle scuole e chiede che l’azione investigativa, senza dubbio capillare e decisa, venga rafforzata per evitare nuovi e più pericolosi focolai di violenza”. “Crediamo sia necessario che anche le istituzioni e tutte le forze politiche si uniscano, senza timidezze, nella comune condanna delle azioni violente, mettendo in atto – conclude Gasbarra – gesti significativi di isolamento verso tali pseudo movimenti”.