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Cardulli (Esecutivo PD Lazio): Dall’Area Marino posizione ipocrita e senza coraggio

Michele Cardulli“Quello che è successo nel Lazio è di una gravità tale che il comunicato “ufficiale” dell’area Marino è poco più che un pannicello caldo. E’ successo che un’inedita alleanza fra Riccardo Milana, Nicola Zingaretti, Lucio D’Ubaldo, Claudio Mancini e Fabio Ciani ha prodotto un listino in cui il Pd è sostanzialmente rappresentato solo dai loro fedeli. Un ballerino indicato da Milana, un uomo di stretta osservanza del potente presidente dell’autorità aeroportuale del Lazio che in cambio garantirà voti a Claudio Mancini, la manager dell’Ares 118, indicata da Nicola Zingaretti in maniera da portare voti a Enzo Foschi. Più la Di Liegro, vera foglia di fico e un altro illustre sconosciuto indicato dal senatore D’Ubaldo che si dimostra ancora il più bravo nelle sordide partite di poker che si giocano nel Pd. Questa è la verità. Altro che riscossa della società civile. Abbiate almeno il pudore di non prenderci in giro.
Questo ha comportato anche l’esclusione dal listino di Luisa Laurelli. I presunti innovatori ora gridano allo scandalo per questa nostra proposta. Dicono che sarebbe stato scandaloso candidare due volte la stessa persone nel listino. E perché ricandidare gente che sta in consiglio regionale da 15 anni come lo chiamate? E perché candidare dirigenti di società regionali che in questi anni hanno assunto centinaia di persone senza regole sarebbe l’innovazione? Luisa, che ho criticato anche aspramente quando i suoi atteggiamenti non mi convincevano, rappresenta un punto di riferimento certo per tante associazioni, cittadini, prefetti, dirigenti delle forze dell’ordine impegnati ogni giorno nella lotta alla mafia. L’ho vista al lavoro, come ho visto al lavoro tanti consiglieri regionali il cui unico prodotto in questi anni stata la legge sul gioco della ruzzola o poco più. Loro stanno in lista, ben protetti, Luisa no. Abbiamo politici ultrasessantenni puntualmente ricandidati e protetti malgrado abbiano combinato disastri in tutte le posizioni che hanno ricoperto. Abbiamo concorsi in cui la metà dei vincitori sono portaborse, ma i responsabili di questo sfascio siedono tranquillamente in parlamento europeo e in consiglio regionale.
Se non bastasse segnalo che a Viterbo il prode segretario regionale, nonché presidente della Provincia non si è ricandidato. La coalizione è spaccata, ci sono ben due liste del Pd, in cui, complessivamente, ci sono appena 10 donne su 48 candidati. Di fronte a questo il rinnovamento sarebbe escludere Laurelli dal listino. Ma fatemi il piacere. Di fronte a questo cosa fa l’area Marino: invia un flebile comunicato in cui manco osiamo chiedere le dimissioni di Mazzoli, notaio certificatore della santa alleanza che sgoverna il Pd del Lazio. No, ritiriamo i nostri esponenti dalla segreteria regionale e romana del Pd.
Non basta. Io sono pronto non solo a dimettermi, ma a occupare il regionale. Subito, adesso non dopo le elezioni. Andiamo alla sede nazionale e facciamo un sit-in, bracchiamo Bersani fino a quando non lo facciamo sedere a un tavolo per discutere. Chiedo atti forti, che facciano capire davvero che con Mazzoli segretario e Milana al comitato Bonino non solo non si vince, ma si prende una botta senza precedenti. E che nessuno mi inviti a essere responsabile. Lo siamo stati anche troppo ingoiando rospi che un elefante pare un topolino al confronto. Chiedo le dimissioni di Meta e Marino dal comitato politico nazionale, le dimissioni di tutti gli esponenti dell’area Marino dalle cariche esecutive che ricoprono nel Pd, chiedo le dimissioni dei vicecapigruppo alla Camera e al Senato. Chiedo l’immediata convocazione dell’assemblea regionale per discutere il programma del Pd e cacciare Mazzoli a calci nel culo. Le mie dimissioni da un organismo inutile e pletorico sono un atto formale, ipocrita e senza coraggio. Altro che dimissioni, qua serve una rivolta”. Lo dichiara in una nota Michele Cardulli, dell’esecutivo regionale del Pd del Lazio.

10 Commenti

  • Ho aspettato qualche ora che si posasse la polvere alzata nelle ultime 48 ore e poi ho deciso di intervenire. Esco per un momento dal ruolo “istituzionale” di moderatore del blog per esprimere una mia opinione anche per chiarezza verso chi legge. Per amor di libertà ho pubblicato questa nota di un membro dell’esecutivo regionale come è giusto che sia, ma mi preme dire che non ne condivido una virgola, anzi la ritengo un vero e proprio bucare le gomme alla macchina che sta correndo nelle difficile sfida delle regionali. Fare affermazioni del tipo: “Un ballerino indicato da Milana, un uomo di stretta osservanza del potente presidente dell’autorità aeroportuale del Lazio che in cambio garantirà voti a Claudio Mancini, la manager dell’Ares 118, indicata da Nicola Zingaretti in maniera da portare voti a Enzo Foschi. Più la Di Liegro, vera foglia di fico e un altro illustre sconosciuto indicato dal senatore D’Ubaldo che si dimostra ancora il più bravo nelle sordide partite di poker che si giocano nel Pd”. o ancora “Chiedo l’immediata convocazione dell’assemblea regionale per discutere il programma del Pd e cacciare Mazzoli a calci nel culo. Le mie dimissioni da un organismo inutile e pletorico sono un atto formale, ipocrita e senza coraggio. Altro che dimissioni, qua serve una rivolta” è qualcosa che non rientra nella normale dialettica politica ma sfocia nell’insulto. Mi dispiace perchè conosco l’estensore da anni, ne stimo le capacità di giornalista ma politicamente credo esprima una posizione infantile. Il PD non è il più bel partito del mondo è nato male, è cresciuto peggio ed è gravemente malato di correntite, ma è il nostro partito e ritengo opportuno lavorare per farlo funzionare. Stracciarsi le vesti sul listino dopo aver partecipato per anni a caminetti e incontri più o meno riservati per comporre liste, giunte ed esecutivi è quello che i cittadini ci rimproverano di più…predicare bene e razzolare male. A mio avviso e chiudo, il listino è un segno forte di discontinuità, decide chi ne porta la responsabilità (Emma Bonino), chiude le porte in faccia alle correnti e inserisce persone di valore. Il resto è retrobottega e all’elettore non interessa, e quello che politicamente mi preme è solo vincere le regionali nel Lazio e poi governarlo bene. Tutto il resto (mi permetto di citare lo status di Facebook di un autorevole compagno) sono quisquilie, pinzillacchere, miserie, cazzate.

  • Michele Cardulli ha detto:

    io credo che chi ricopre un incarico tecnico nel partito, il responsabile del sito come il responsabile dell’ufficio stampa, debba astenersi dal commentare prese di posizioni politiche.
    Nel merito: è una discussione che va avanti da anni. Danneggia il partito chi fa politica in maniera che spesso rasenta l’illegalità o chi denuncia questi atteggiamenti? Per me è la prima che ho detto. Ti farà comunque piacere sapere che ieri sera mi sono autosospeso dal Pd in segno di protesta per la mancanza di democrazia. Tolgo il disturbo.

  • movizzo rssana ha detto:

    @giovanni Cardarello, ma crede veramente a ciò che dice, non ha mai visto in altre occasoni le cose dette da Cardulli, i voti dei facenti parte del listino, che entrerebbero con il premio di maggioranza, suddivisi tra i vari protetti dai cosidetti “capobastone” possibile che ogni critica venga spenta con: ensiamo a tenere la regione Lazio, nn regaliamola alla destra. Se perderemo la regione Lazio non sarà mia la responsabilità, ma di chi ha fatto scelte mai condivise con la base che ha espresso i suoi delegati all’assemblea regionale e che li vede regolarmente mortificati. Ho letto che la critica viene presa come insulto e che mai si è visto tanto”astio” “livore” verso un segretario regionale…. forse non si è mai visto un segretario regionale così.

  • diego gavini ha detto:

    Forse non si è mai visto un segretario regionale così, ma forse pochi personaggi, inutilmente presuntuosi come Michele Cardulli, si sono visti nel nostro partito. Sempre contro, sempre pronto all’insulto, sempre a inveire contro il partito. La critica rivolta a un partito dominato da pochi personaggi (almeno a detta di Cardulli), viene inoltre da un personaggio a capo di una corrente territoriale che mal accetta le voci contrarie, personaggio che faziosamente non accetta la dialettica. Personaggio infine, che si autosospende dal partito, ma non se ne va per due motivi. Primo: dubito che qualcun’altro lo prenderebbe con sé. Secondo: sa che all’interno di un partito così quantitivamente importante, egli rappresenta solo una minoranza, ma minoranza sufficiente a garantirgli una posizione di discreto rilievo che altrove non avrebbe.

    Diego Gavini, semplice militante del Pd Anagnina-Tuscolana

  • TONINO PROIETTO ha detto:

    CRITICHE ADESSO???????????????…….CIAO ….SCUSATE SE MI INTROMETTO…….COMPAGNI O AMICI….SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE ………CON IL CAVALIERE CHE GIA’ E’ DIFFICILE DA AFFRONTARE…………VI SEMBRA IL MOMENTO DI APRIRE UNA DISPUTA INTERNA……………….A CHI FA’COMODO……..NON AL PARTITO,NON ALLA NOSTRA GRANDE ORGANIZZAZIONE………C’E UN MOMENTO PER OGNI COSA……………..SPERO…….PROTONI

  • Raffaella Mercolella ha detto:

    E’ buona educazione non pubblicare “parolacce” in Rete. E’ offensivo “per un semplice utente o simpatizzante” leggere tali polemiche che non dovrebbero trovare spazio in un sito “istituzionale”. Un dialogo costruttivo non si può impostare in questo modo. Se ha qualcosa da dire potrebbe confrontarsi con i suoi interlocutori, ma come dimostra questo per Lei è difficile. La prego, per il bene di chi ancora ci crede nel PD e per il rispetto – soprattutto intellettuale – degli utenti, di pubblicare queste osservazioni del tutto personali e sicuramente non costruttive sul Suo Blog o sul Suo Sito, ma non sul Pd Lazio perchè NON E’ IL SUO SPAZIO PERSONALE. Pregherei inoltre chiunque gestisce il sito di evitare la pubblicazione di tali pseudo articoli che non apportano nessun contributo ad un progetto che, se non vincerà le Regionali, sarà anche per la “grande collaborazione” di persone come questo autore. Se vuole si dimetta non lo annunciaci. LO FACCIA!
    Saluti
    Raffaella

  • Giovanni Battista ha detto:

    Per Giovanni Cardarello. Tutte persone di valore nel listino? Mi viene da sorridere, chi l’ha inserita nel listino quella ex dirigente ASL inquisita proveniente, mi pare, dall’Emilia Romagna, forse la Bonino? Cercate di essere seri e ricordate che non avete a che fare con degli allocchi.

  • Giovanni Cardarello ha detto:

    @Giovanni Battista…personalmente resto assolutamente convinto della buona scelta dei candidati del listino, in particolare della persona a cui fai riferimento. Inserisco un link che descrive la vicenda http://roma.repubblica.it/dettaglio/il-caso-della-candidata-a-giudizio-emma:-dovevate-avvertirmi/1877874. Poi chiaramente ognuno può farsi l’opinione che ritiene giusta

  • Giovanni Battista ha detto:

    La D’Innocenzo potrà anche essere giudicata non colpevole e le auguro che possa risultare tale ma, a mio giudizio, ha sbagliato a non dirlo prima e, siccome stiamo parlando da tempo di questione morale, sarebbe stato il caso che chi era al corrente di questa situazione, l’avesse tirata fuori al momento opportuno per poter prendere con serenità una qualsiasi decisione.

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