“Quella per le primarie è una vera campagna elettorale, che dobbiamo vivere con un grande spirito unitario. Siamo convinti che il 25 ottobre rafforzeremo l’esito dei congressi a favore di Bersani. Anche perché gli iscritti al Partito democratico non sono una categoria a se stante rispetto agli elettori”. Così Alessandro Mazzoli, presidente della Provincia di Viterbo e candidato per la mozione Bersani alla segreteria del Pd nel Lazio, partecipando oggi a una riunione al circolo del Pd di Frosinone.
“I candidati sono espressione del territorio. La mia stessa candidatura è espressione dei territori. Stiamo lavorando per avere la più ampia partecipazione possibile alle primarie e le proiezioni ci dicono che saranno milioni gli elettori che si esprimeranno. La campagna in vista del 25 ottobre – ha detto Mazzoli- richiede una mobilitazione complessiva, uno sforzo organizzativo e politico per spiegare perché è necessario in questa fase introdurre elementi forti di discontinuità.. Per scegliere il che cosa dobbiamo essere, abbiamo guardato alla società, agli italiani, a quello che accade nel Paese”.
Mazzoli ha quindi parlato della grave situazione che sta vivendo l’Italia. “Siamo di fronte – ha aggiunto – a un’enorme crisi economica e sociale, ma anche democratica, per la distorsione delle norme attuata dall’esecutivo di centrodestra. Assistiamo a un degrado della vita culturale e civile. Pensiamo al modo di intendere il ruolo delle donne nella società moderna, a partire dalle aggressioni verbali a Rosy Bindi, frutto di una cultura della destra che è reazionaria e volgare. Pensiamo al ritorno di sentimenti razzisti. A fronte di questa situazione, il partito del leader non regge il confronto col Paese. La proposta più seria e compiuta per far tornare in campo un partito solido, che risponda alle esigenze dei cittadini e costituisca un’alternativa alla destra, è quella di Pier Luigi Bersani”.
Quindi, un passaggio sui prossimi appuntamenti elettorali. “Le regionali del 2010 – ha concluso – sono un appuntamento cruciale per l’Italia, un vero test politico. Noi lavoreremo per confermare Marrazzo e il centrosinistra alla guida della regione. Perché solo il Pd e il centrosinistra sono all’altezza di mettere in campo un progetto di riequilibrio dello sviluppo del Lazio, che è quello che i territori ci chiedono”.


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