“Non raccogliendo l’invito rivolto da Franceschini alla sobrietà e alla moderazione nel promuovere le mozioni congressuali, il Comitato Bersani copre a tappeto i muri della capitale per far conoscere il risultato del congresso Pd di Roma, che peraltro ha poco rilievo visto che il confronto interno, e quello successivo delle primarie, riguarda i livelli regionali e nazionali e i rispettivi candidati alle segreterie. Se fossero stati riportati questi dati, di contro, i cittadini di Roma e del Lazio avrebbe conosciuto il successo sorprendente della mozione Morassut/Franceschini.
In realtà sarebbe stato più giusto che, collettivamente, a tutela del Partito Democratico, ci si fosse interrogati su alcuni fatti anomali che hanno riguardato la crescita a dismisura, nel giro di pochi giorni, del tesseramento in alcuni circoli e il voto “bulgaro” di alcuni di questi.
Fenomeni che entrano in rotta di collisione con il valore primario della democrazia al quale tutti dovremmo riferirci.
Non vorrei che invece il risultato della mozione Bersani nei circoli di Roma prefiguri già una ferrea indicazione sulla scelta del futuro segretario cittadino del Pd in stretta continuità con un passato che in molti, anche tra gli aderenti alla stessa mozione Bersani, avrebbero voluto dimenticare”.


Metro Flaminio)