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Morassut: Il congresso non deve essere una conta ma un motore democratico che si muove nel Paese

Lo dichiara il candidato alla segreteria regionale della mozione Franceschini commentando il risultato dei congressi di circolo svoltisi nel Lazio.

“Esprimo una soddisfazione misurata e sobria per i risultati del voto nei 509 circoli del partito democratico del Lazio. La prima fase congressuale si chiude con Franceschini in testa e questo è un elemento di sorpresa perché gli osservatori vedevano avvantaggiata la mozione Bersani”.

Lo ha detto questa mattina Roberto Morassut, segretario del PD Lazio – durante una conferenza stampa insieme a molti dirigenti che hanno scelto di sostenerlo nella competizione congressuale, dal popolare Lucio D’Ubaldo al presidente della Pisana, Bruno Astorre, alla deputata Maria Coscia – illustrando i dati pressoché definitivi (506 circoli su 509) dei congressi di circolo svoltisi nella regione.

“Nel Lazio – prosegue Morassut – c’è stato un esito diverso e il risultato è stato ribaltato in modo chiaro e definitivo. Un ringraziamento anche ai presidenti della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, entrambi schierati con la mozione Bersani. Ho apprezzato la posizione sobria e il profilo istituzionale che hanno assunto dopo aver dichiarato la loro scelta. È stato centrato l’obiettivo di trasmettere il senso della proposta politica della mozione che abbiamo voluto aperta alla società civile, fresca e innovativa. Il congresso – spiega Morassut – non deve essere una conta interna per creare limiti invalicabili ma un motore democratico che si muove nel Paese. Terminata questa prima fase ora comincia la sfida vera e propria, quella delle elezioni primarie, in cui non solo gli iscritti, ma tutti gli elettori del Pd saranno chiamati ad eleggere il segretario nazionale, il segretario regionale e le assemblee (nazionale e regionale). Si tratta di un fatto di assoluto rilievo democratico, unico in Italia, una scelta coraggiosa, di grande trasparenza, in tempi in cui la politica non offre molte sedi di confronto e spesso provoca la disaffezione dei cittadini”.

Infine, una battuta sulla giunta di destra che governa la capitale. “Alemanno – ha argomentato Morassut – sta portando indietro la città. Nei prossimi giorni presenteremo un film documentario sul degrado di Roma per ricordare che la destra durante la campagna elettorale ha usato il fenomeno della sicurezza in maniera strumentale. Si vedrà come, dopo un anno e mezzo di amministrazione Alemanno, la verità sulla prostituzione nelle strade di Roma, sull degrado urbano, sulla sicurezza e su quanto aveva promesso nel corso della campagna elettorale”.