“Ognuno di voi si senta candidato presidente”. Lo ha detto la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Emma Bonino, nel corso della presentazione del suo comitato elettorale a Trastevere. ”Voi stessi – ha sottolineato – vi dovete sentire candidati: vincere è convincere, convincere altri che hanno perso fiducia, che non vanno a votare, convincerli che è possibile un nuovo inizio e tornare orgogliosi di partecipare all’amministrazione. Per questo il mio slogan è “Ti puoi fidare” – ha spiegato la Bonino: la fiducia non è solo per me ma è fiducia nel Lazio, nei suoi cittadini e cittadine, nelle potenzialità del territorio che deve ritrovare orgoglio”.
Riferendosi poi alla campagna elettorale che ha in mente, la leader radicale ha chiesto ai suoi sostenitori ”un’azione ariosa, fantasiosa, perfino disordinata. Sono riconoscente ai partiti per il loro sostegno, ma lo sono anche ai tanti gruppi auto-organizzati che si stanno diffondendo. Vorrei – ha proseguito – che nascessero dei club: non dovete chiedermi ne’ permesso ne’ autorizzazione, basta che rimaniate nei limiti della legalità”.
”In passato si è fatto un lavoro importante in questa regione, ma si può accelerare: nel Lazio voglio portare regole di legalità e trasparenza. ”Attorno a me – ha aggiunto – vedo tante promesse ma poca concretezza. Il cambiamento delle regole passa proprio da qui. Voglio far si’ che queste elezioni siano finalmente più democratiche, che portino ai cittadini più informazioni, e che siano meno repellenti e più motivanti. Ma per questo il prerequisito è l’informazione”.
”Sono convinta che moltissimi elettori e cittadini, che in passato hanno votato altro, si possano riconoscere in trasparenza, regole e legalità. Penso – ha aggiunto – che questo sia un appello alla cittadinanza, alla cittadinanza attiva”.
”Gli immigrati sono una forza per il Paese e per la Regione Lazio – ha proseguito Bonino – , chi è forte non ha paura di ‘contaminarsi”’. ”Le grandi culture – ha sottolineato – nascono invece dalla contaminazione. Ci sono tante persone per bene che vogliono rispettare la legalità, così come hanno fatto in passato i milioni di italiani che dolorosamente sono emigrati. A questi nuovi concittadini io voglio dire che non e’ vero che immigrato e’ uguale a criminale: la pelle non ci riguarda. Dagli immigrati ci aspettiamo che rispettino le nostre leggi, così come però gli italiani devono essere i primi a farlo”.
”Voglio portare speranza non solo in provincia di Roma, ma anche a Rieti, a Frosinone, a Viterbo e a Latina – ha proseguito – voglio che i territori abbiano una nuova visione, un nuovo senso. Basta – ha pdetto Bonino – con l’idea di Roma che fagocita le sue province”.
”Il mondo femminile è per me da sempre grande fonte di ispirazione, ma bisogna valorizzarlo di più, ascoltarlo di più e coinvolgerne maggiormente le energie”. ”Mi rivolgo – ha proseguito – non solo alla mia generazione ma anche alle più giovani: insomma, dalle ragazzine fino a Miriam Mafai, che vedo qui tra la gente”. La giornalista e scrittrice, visibilmente commossa, e’ stata invitata sul palco dalla Bonino: le due si sono abbracciate. Poi la vicepresidente del Senato ha chiamato al microfono un’altra amica, l’attrice Monica Guerritore: ”tu mi fai forza – ha detto l’artista – con te si può tracciare una linea tra le cose da dimenticare e una costruzione nuova: mi fido della tua forza”. ”Non vi nascondo che ci saranno delle difficoltà – ha concluso Bonino – ma spero che il cuore e la passione che io ci sto mettendo diventino contagiosi”.